Volontariato

“Un silenzio particolare”: a Venezia una pellicola sulla disabilit

Segna il ritorno alla regia di Stefano Rulli, lo sceneggiatore di molte pellicole di successo come “La meglio gioventu”' e “Mary per sempre”. E racconta una storia personale

di Benedetta Verrini

Una pellicola ?familiare? che racconta dall’interno il percorso della disabilità. Dedicato al figlio Matteo, il film ?Un silenzio particolare?, selezionato al prossimo festival del cinema di Venezia, segna il ritorno alla regia di Stefano Rulli, lo sceneggiatore di molte pellicole di successo come ?La meglio gioventu?’ e ?Mary per sempre?. Nel 1975 aveva diretto ?Matti da slegare? con Silvano Agosti, Sandro Petraglia e Marco Bellocchio. La pellicola, in digitale e girata interamente in Umbria, descrive il percorso del giovane, figlio di Rulli e di Clara Sereni, per riuscire ad accettare uno spazio, ?La città del sole?, una country-house vicino a Perugia, scelto dai genitori affinchè tutte le ‘diversita? potessero essere ospitate per un periodo di vacanza. Ma non è stato facile girare la pellicola che coinvolge lo stesso Rulli, il figlio Matteo e la madre Clara Sereni. ?C’è voluto un lungo viaggio – osserva Rulli – per poter accettare di portare sullo schermo me stesso, Clara e mio figlio Matteo. Una scelta che non sono riuscito a motivarmi a fondo neanche quando ho cominciato a filmare quelli che all’inizio erano solo dei materiali sulla country-house della Fondazione ‘La Città del Solè e i suoi ospiti, che giravo in proprio con degli amici per ovvie ragioni di budget. Poi poco a poco Matteo, che era lì ma fuori campo, mi ha fatto capire, nel suo linguaggio fatto più di sguardi e di gesti che di parole, che poteva esserci anche lui, che era pronto a raccontarsi e farsi raccontare da me, che potevamo condividere l’esperienza di stare insieme davanti a una telecamera. Così è nata l’idea di ‘Un silenzio particolarè, come una sorte di diario di una famiglia ‘diversà, un piccolo racconto tratto dall’interno, senza cioè la presenza di occhi esterni a modificare l’esperienza?.


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