Economia

Finanza a impatto: quanto vale in Europa e in Italia

di Nicola Varcasia e Matteo Riva

Gli investimenti legati alla generazione di effetti positivi e misurabili su società e ambiente hanno raggiunto i 190 miliardi di euro in Europa. Ancora pochi rispetto ai 7,5 trilioni di euro potenziali, ma comunque un buon dato. Melandri (Social impact agenda): «Bisogna uscire dalla logica della riduzione del danno». Spunti e dati dal report “The size of impact

Gli investimenti a impatto si fanno strada. In Europa di sicuro e, in qualche misura, anche in Italia. Parliamo di quella particolare tipologia di investimento finanziario che  viene concepita e finalizzata per consentire a chi lo riceve di generare e misurare nel tempo un certo impatto socio ambientale. Il “top” si raggiunge quando l’impatto generato non si sarebbe potuto in alcun modo generare senza quell’investimento. È il concetto di addizionalità, che consente di accendere un faro un po’ più diretto rispetto al semplice richiamo all’impatto.

I numeri. Il mercato privato degli investimenti a impatto in Europa mostra una crescita significativa, con investimenti che hanno raggiunto la cifra di 190 miliardi di euro. A raccontarli è il rapporto The size of impact del Consorzio europeo per gli investimenti a impatto, un’alleanza tra vari Paesi, in cui l’Italia è presente con Social impact agenda (Sia) e il Politecnico di Milano, con l’obiettivo di armonizzare e dimensionare il mercato degli investimenti a impatto in Europa per chiarirne dinamiche, tendenze e pratiche. Il segmento preso in esame dallo studio – che comprende sia investimenti diretti che indiretti in asset non quotati – stimato in quei 190 miliardi di euro è pari al 2,5% dei 7,6 trilioni di euro di asset totali gestiti considerati idonei per gli investimenti a impatto in Europa. Il mercato europeo degli investimenti gestiti, in totale, arriva a 22,6 trilioni di euro: ce ne sono quindi altri 15,3 che non sono considerati idonei. La crescita degli investimenti diretti totali in asset non quotati gestiti (i cosiddetti Asset under management) mostra comunque un incremento dei volumi del 20% tra il 2022 e il 2023. Vengono considerati a parte gli investimenti pubblici ad impatto, che si attestano a 40 miliardi di euro.

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