Politica

Tetto 5 per mille, emendamenti accantonati

La relatrice Comaroli al momento ha chiesto l'accantonamento degli emendamenti che chiedono di alzare il tetto del 5 per mille. VITA seguirà passo a passo i lavori della Commissione V sulla Legge di Bilancio

di Sara De Carli

Accantonati. Senza che per ora ci sia alcun segnale rispetto a ciò che potrebbe succedere. L’onorevole Silvana Andreina Comaroli (Lega), relatrice per la Legge di Bilancio 2025, ha proposto ieri mattina in Commissione Bilancio l’accantonamento degli emendamenti sull’innalzamento del tetto del 5 per mille. Accantonati – certo – è sempre meglio che invitare al ritiro o dare parere contrario, ma il tempo stringe. Gli emendamenti per alzare il tetto del 5 per mille erano stati comunque tutti inseriti nel fascicolo degli emendamenti segnalati: Vietri 8.078, Stumpo 8.0106, gli identici articoli aggiuntivi Gadda 8.0109 e Bonetti 8.0108, gli identici articoli aggiuntivi Bicchielli 8.082, Gebhard 8.079, Barabotti 8.080 e Panizzut 8.081. Ora tutti sono stati accantonati, compreso quello presentato da Fratelli d’Italia (Vietri ImmaVinci GianlucaCiocchetti Luciano) che «per la liquidazione della quota del 5 per mille» autorizzerebbe «la spesa di 575 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2025».

La relatrice ha formulato invece un invito al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, sugli identici articoli aggiuntivi Guerra 8.089, Cattaneo 8.087 e Grimaldi 8.0158, tutti relativi al rinvio della nuova normativa sull’Iva al Terzo settore, che però già con il Milleproroghe è stato rimandato al 10 gennaio 2026.

Foto di Stefano Carofei/Sintesi

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