Memorie
«Caro Riccardo», grande cordoglio per la morte del fondatore di VITA
Col diffondersi della notizia della scomparsa di Riccardo Bonacina, la redazione è stata travolta dalle manifestazioni di amicizia e di vicinanza. Tra i primi ad arrivare in via Bovio 6 a Milano, Enzo Manes, che si unì all'avventura di VITA già negli anni '90. Con lui Serena Porcari di Fondazione Dynamo. Il tributo di Matteo Renzi in Senato e il tweet commosso di Lisa Noja. I messaggi di Ernesto Caffo e Francesca Pasinelli, amici storici
La notizie della scomparsa di Riccardo Bonacina s’è diffusa e si sta diffondendo con grande rapidità e, con essa, arrivano a VITA le manifestazioni di cordoglio.
Tra i primi ad arrivare in redazione, Enzo Manes, che con Bonacina aveva condiviso quasi da subito l’avventure del giornale. Giovane protagonista del mondo finanziario, nel 1996 Manes aveva conosciuto il direttore di quel singolarissimo giornale che raccontava il bene e l’impegno di tanti. Ne era rimasto anche lui affascinato: dell’uomo e dell’impresa. Dell’uomo era diventato amico, dell’impresa azionista.
Stamane Manes è arrivato presto in Via Bovio 6, salutando e abbracciando tutti: con lui anche Serena Porcari e Francesca Maggioni, le colleghe, le vicine di casa (Fondazione Dynamo è al piano di sotto, ndr), le amiche.
Il senatore Matteo Renzi, saputa la notizia, è intervenuto stamane a Palazzo Madama, chiedendo che nei prossimi giorni il Senato ricordi «un grande italiano».
«Signora presidente», ha detto Renzi chiedendo la parola, «intervengo sull’ordine dei lavori, soltanto per chiedere al Senato, alla presidenza e ai capigruppo – convinto che vi sarà l’attenzione di tutti – di dedicare nei prossimi giorni un pensiero particolare, un momento di ricordo a una persona che, proprio durante i nostri lavori, è scomparso e che ha vissuto con grande attenzione la vita sociale, professionale e del Terzo settore di questo Paese. Perché qualche istante fa ci ha lasciato Riccardo Bonacina, che è stato il padre della legge del Terzo settore, è stato il riferimento di tante di noi, di colore politico diverso, ed è stato una persona speciale per questo Paese. Volevo soltanto che il Senato potesse ricordarlo come merita un grande italiano».
Lisa Noja, avvocato, attivista per i diritti delle persone con disabilità, consigliera regionale lombarda, è intervenuta con un tweet. «Un dolore grandissimo, caro Riccardo», ha scritto, «una perdita enorme per tutti noi, ma soprattutto per la parte più bella del Paese. Quella parte che hai raccontato e hai insegnato a raccontare, facendola emergere dal silenzio in cui troppo spesso la relegavano i media. Hai creato un nuovo modo di fare giornalismo, autenticamente curioso e appassionato della vita vera delle persone più vulnerabili e di quelle che lavorano per dare loro opportunità di emancipazione e riscatto. Negli anni, ho imparato tanto da te e dalla comunità di VITA che hai fondato e nutrito della tua intelligenza e amore per la libertà. Grazie per quello che ci hai dato e per l’eredità immensa che ci lasci». Lisa Noja aveva partecipato, nell’ottobre scorso, alla festa milanese per i 30 anni di VITA.
Il ricordo di Ernesto Caffo e di Francesca Pasinelli
E tra i primissimi a scrivere il suo cordoglio anche Ernesto Caffo, il fondatore di Telefono Azzurro, che tra i primissimi sostenne Bonacina nell’avventura del giornale, tanto che la storica organizzazione per la tutela dell’infanzia sedette, da subito, nel Comitato editoriale di VITA: un tavolo di organizzazioni di Terzo settore che accompagna la redazione in un dialogo permanente.
«Riccardo Bonacina», scrive Caffo, «era prima di tutto un amico. Un grande amico. Un appassionato scopritore del bene che senza di lui e la sua intuizione di portarlo davanti alle telecamere difficilmente trovava dignità da parte dei media. Erano gli anni in cui Telefono Azzurro avviava i suoi primi passi . Con Riccardo e gli amici di VITA abbiamo condiviso battaglie comuni, abbiamo condiviso impressioni e giudizi. Riccardo, e non é scontato dirlo, aveva un grande cuore e una grande passione civile e umana. Era la conseguenza della fede che lo animava. Telefono Azzurro é vicina in questo momento alla famiglia di Riccardo e agli amici di VITA».
Affida il suo saluto a LinkedIn, Francesca Pasinelli, già direttore generale di Fondazione Telethon, storica amica di Bonacina e di VITA. «Che riposi in pace!», scrive a commento dell’articolo che lo ricorda, «un pensiero affettuoso a lui e le più sentite condoglianze a tutta la squadra di VITA».
I funerali di Riccardo Bonacina si svolgeranno, venerdì 13 dicembre, alle ore 11,00, nella Basilica di S. Eustorgio a Milano, mentre questa sera alle 20,30 nella Basilica di San Celso, amici e familiari si uniranno nella recita del Rosario.
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