Formazione

Immigrazione, appello di Libera contro la tratta di esseri umani

Il portavoce Don Ciotti ha dato i numeri del settore: bilancio da 13 miliardi di dollari

di Redazione

”Basta con la tratta di esseri umani. E’ il momento di praticare concretamente politiche di solidarieta’ e di accoglienza e combattere fino in fondo il traffico illecito di clandestini”. Questo l’ appello che Libera, il cartello contro le mafie presieduto da Don Ciotti, ha lanciato ieri sera a Festambiente, manifestazione nazionale di Legambiente, spiegando che il settore ”fattura” qualcosa come 13 miliardi di dollari. L’ appello, lanciato nell’ ambito di un incontro sull’ illegalita’ ambientale in Italia, ha avuto come primi firmatari Pier Luigi Vigna, Giancarlo Caselli, Paolo Russo e Donato Ceglie. Il documento, spiega Legambiente, e’ rivolto alle forze politiche ”affinche’ l’ Italia ratifichi al piu’ presto la Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalita’ organizzata transnazionale e i due protocolli collegati sull’ immigrazione clandestina e il traffico degli esseri umani, presentati e firmati a Palermo ben quattro anni fa”. ”Si tratta ©!= ha spiegato Don Ciotti ©!= di strumenti fondamentali per contrastare le vere e proprie mafie internazionali che lucrano sulla disperazione di milioni di esseri umani, costretti a vivere nei loro paesi di origine in condizioni di assoluta poverta’ e spesso di guerra. Dopo l’ 11 settembre si sono accelerate in tutti i paesi politiche restrittive che favoriscono l’ immigrazione illegale e la violenza, creando l’ humus adatto per la criminalita’ organizzata. Del resto – ha concluso Don Ciotti – si e’ creato un nuovo mercato criminale, il traffico degli esseri umani, che secondo i dati del Centro di immigrazione di Vienna, presenta un fatturato che viene stimato su circa 13 miliardi di dollari. E con queste cifre e’ chiaro che gli interessi diventano allettanti”. All’ appello hanno aderito anche Legambiente, la Commissione giustizia e pace della Conferenza degli istituti missionari in Italia, il Consorzio italiano di solidarieta’, la Fondazione internazionale Lelio Basso, il Gruppo Abele, Peace games, Arci e numerosi cittadini.


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