Formazione

Il Cnca: Calderoli domettiti

Il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza: dopo le vergognose dichiarazioni su Lampedusa il ministro se ne deve andare

di Redazione

Il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (C.N.C.A.) esprime tutto il proprio dissenso per le gravi affermazioni fatte dal neo-ministro delle Riforme istituzionali, Roberto Calderoli, dinanzi a una sciagura che richiede ben altri propositi e sentimenti. Un ministro non ci rappresenta più quando attraverso il suo ruolo istituzionale capovolge i valori basilari sui quali è fondato il patto sociale che ha dato vita al Paese. Per questo il C.N.C.A. ne chiede le immediate dimissioni. Il neo-ministro leghista Roberto Calderoli, davanti alle scene drammatiche dei vivi e dei morti ripescati nelle acque al largo di Siracusa, collegando gli sbarchi al potenziale terrorismo, dichiara che, disperati o no, i clandestini vanno fermati e respinti con ogni mezzo. L?affermazione “ogni mezzo” evoca brutalità e disumanità e irresponsabilità che non sono tollerabili per una persona che rappresenti ufficialmente se stessa e il suo partito e la gente e i valori del nostro Paese. Le dichiarazioni espresse dal neo-ministro Calderoli portano con sé una logica poco logica e molto disumana; una politica da “polis” illusoriamente recintabile; una paura a fior di pelle che non protegge coloro che vivono le innumerevoli paure quotidiane nei confronti degli stranieri. Infatti c?è gente che ancora non ha colto il fenomeno immigrazione come persistente normalità, ma come occasionale emergenza. E la Lega questa notizia un po? la conosce e un po? la snobba e la usa. Per fortuna i partiti della stessa maggioranza di Governo non parlano in maniera tanto truculenta. Il ministro degli Interni Giuseppe Pisanu, ad esempio, invoca un idoneo intervento della UE. Tuttavia l?UE va coinvolta su diverse questioni che chiamano in causa le scelte della politica: ad esempio sui temi dei diritti di cittadinanza da predisporre anche per le persone straniere, sul nodo dei rifugiati e dei richiedenti asilo, non come fa la legge Bossi-Fini, che li dimentica e persino li ostacola. La differenziazione su questi temi non può considerarsi un dettaglio per un programma politico: si tratta della sostanza. È quanto basta ed avanza ad un Governo della Repubblica per chiedere le dimissioni di un suo ministro.


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