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Prima casa: un aiuto per tutti

Adesioni "trasversali" di oltre 60 parlamentari di vari schieramenti ad un provvedimento che darà una scossa sia all' acquisto che alla locazione

di Paolo Manzo

Venezia, 6 agosto 2004 – Casa: prezzi alle stelle in continua crescita stanno mettendo in crisi giovani coppie e chi non ha redditi elevati. Considerato che sarebbe alquanto laborioso mettere mano a tutta la normativa sull?abitazione, l?on. Cesare Campa (FI) ha presentato una proposta di legge che mira ad agevolare l?acquisto o l?affitto della prima abitazione. Una proposta che piace, tant?è che ha già ricevuto l?appoggio ?trasversale? di oltre 60 parlamentari. “I dati sono preoccupanti”, spiega l’on. Campa. “Nel Paese si registra ogni anno una domanda insoddisfatta di case che coinvolge un milione e 6OOmila famiglie. Solo nel corso del 2003 il costo della casa si è incrementato del 9,4 per cento nella media nazionale, con punte enormemente superiori in molte città. Negli ultimi quattro anni il costo medio dell’area è quasi raddoppiato. E se non bastasse, tra il 1997 e il 2002 le abitazioni concesse in affitto sono diminuite del 32,2 per cento. La situazione è oggettivamente preoccupante”. La proposta Campa è semplice: innanzitutto intervenire sui mutui per l?acquisto, togliendo il limite dell?80 per cento del valore dell?immobile (fissato dalla Banca d?Italia) portandolo al 100 % solo per la prima casa. ?Questo ? continua il parlamentare di Venezia, città dove le case sono tra le più care d?Italia ? perché il mutuo rimane lo strumento più efficace e conveniente, anche grazie alle agevolazioni già esistenti?. La proposta guarda anche a chi non può o non vuole scommettere sull?acquisto, preferendo invece l?affitto: ?Anche qui ogni decisione di destinare alloggi in locazione si scontra con un regime impositivo che scoraggia i proprietari da questo tipo di investimento. Si propone invece la riduzione a tre imposte che interessano la casa: Iva, Registro, Imposta sui redditi?. Si tratta di un incentivo alla locazione ? valido sempre e solo per la prima casa o per esigenze di mobilità, fenomeno oggi decisamente diffuso – che non vincola pesantemente i proprietari, pur chiedendo un rispetto dei patti per almeno 12 anni: rispetto alle imposte sul reddito, nel caso in cui il privato proprietario destini l?alloggio a locazione a canone concordato per questo periodo, la proposta Campa prevede la detrazione dal reddito imponibile del proprietario per il 60% secco dell?ammontare complessivo del canoni. Nel caso di imprese di costruzione o di società immobiliari, poi, si stabilisce che gli alloggi destinati, entro tre anni, a locazione a canoni concordatl per dodici anni a conduttori che li adibiscano a prima ed unica casa, o casa per ragioni di mobilità, concorrano alla determinazione del reddito d?impresa a costi e ricavi: in tal modo l’azienda sarà autorizzata a detrarre fiscalmente, alla stregua di altri beni strumentali, gli interi costi di quegli immobili (ammortamenti, interessi passivi, costi di manutenzione, ecc.). Insomma una proposta che mira a dare una scossa al mercato della casa che sembra letteralmente impazzito nell?ultimo periodo. Articolo di Davide Nordio


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