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Costa d’Avorio: scoperte tre fosse comuni
L'operazione delle Nazioni Unite (Onuci) hanno scoperto nelle zone controllate dagli ex ribelli un centinaio di corpi in tre fossi comuni
Tre fossi comuni in cui vigevano almeno 99 corpi sono stati scoperti a Korhogo (nord della Costa d’Avorio), in una zona sotto controllo dell’ex ribellione. Lo ha annunciato ieri l’Operazione delle Nazioni Unite della Costa d’Avorio (Onuci).
“Alcune delle persone sono state uccise con armi da fuoco. Secondo alcune testimonianze credibili, altre persone sono decedute per asfissia” aggiunge l’Onuci nel render conto di un’inchiesta condotti dai suoi investigatori all’indomani degli scontri armati che hanno opposto il 20 e 21 giugno scorsi due fazioni ribelle nel nord del Paese. Almeno 22 persone sono rimaste in scontri che avevano visto un convoglio del segretario generale delle Forze Nuove (Fn), Guillaume Soro, e due campi militari essere attaccati a Korhogo da “elementi pesantemente armati”. Negli stessi giorni, a Bouake questa volta, partigiani dell’ex putschista Ibrahim Coulibaly (soprannominato “IB”) e quelli di Soro hanno dato luogo a scontri violentissimi.
L’Onuci ha dichiarato che “un rapporto completo verrà pubblicato nel più breve tempo possibile”. Da parte sua, Amnesty International ha invece richiesto la “pubblicazione immediata” del rapporto. AI, che è all’origine dell’inchiesta lanciata dall’Onuci, ha precisato in un comunicato che “alcune vittime sarebbero state decapitate e dei cadaveri sarebbero stati scoperti con le mani legati alla schiena. Le persone detenute dalla fazione vicina a Soro” prosegue AI, “sarebberero state piazzate in contenitori e decine di queste sarebbero decedute per soffocamento”.
Dall’inizio del conflitto ivoiriano (settembre 2002) che vede contrapposte tre movimenti armati ribelli al regime del presidente Laurent Gbagbo, le Forze Nuove controllano il nord del Paese. L’annuncio dell’Onunci avviene in una fase delicatissima del processo di pace ivoiriano iniziato nel gennaio del 2003 con gli accordi di pace di Linas-Marcoussis.
Un nuovo accordo era siglato il 30 luglio scorso ad Accra, in Ghana, tra tutti i protagonisti della crisi ivoiriana per rilanciare il processo di pace. L’accordo prevede riforme politiche e sul disarmo degli ex ribelli attualmente presenti nel governo di transizione chiamato a traghettare la Costa d’Avorio verso elezioni legislative e presidenziali previste per ottobre 2005.
I ministri appartenenti agli ex movimenti ribelli e sei partiti di opposizione boicottano dal 25 marzo scorso il governo di riconciliazione nazionale in seguito alla sanguinosa repressione condotta dalla cerchia presidenziale durante una manifestazione dell’opposizione a Abidjan.
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