Famiglia

Vendita neonati: fenomeno in crescita

Secondo Save the Children la tratta è alimentata dall'alta richiesta nei paesi di destinazione

di Redazione

Save the Children, la più grande organizzazione internazionale indipendente per la tutela e la promozione dei diritti dei bambini, accoglie con favore l?inchiesta coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Trieste che sta facendo luce su un traffico di neonati dalla Bulgaria e che ha portato all?arresto di 6 persone, con l?accusa di associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù e falsità ideologica. Save the Children auspica che le indagini specificamente rivolte a contrastare la tratta dei minori proseguano e che si utilizzino adeguati mezzi investigativi per colpire i responsabili di questo disumano, vasto e organizzato commercio di bambini, che non risparmia neanche i neonati. ?Quanto è emerso a Pordenone purtroppo non ci stupisce. I minori vittime della tratta sono migliaia in Europa?, spiega Carlotta Sami, Coordinatrice dei Programmi di Save the Children Italia, ?Vengono trafficati a scopo principalmente di sfruttamento sessuale – prostituzione, impiego in film pornografici e sfruttamento lavorativo. Tuttavia?, prosegue, ?stanno chiaramente emergendo altre forme di sfruttamento e abusi, quali, la mendicità, le adozioni internazionali illegali e il traffico di organi. La ragione di questa crescita sta nell?aumento della domanda da parte dei paesi di destinazione e in una legislazione sull?immigrazione ancora incoerente e poco tutelante?. Secondo il ?Rapporto informativo sulla tratta di minori in Bulgaria, Danimarca, Italia, Romania, Spagna e Regno Unito? di Save the Children, le bambine e i bambini oggetto di tratta hanno un?età che può variare dagli 8 ai 18 anni ma il commercio può coinvolgere anche neonati venduti, a scopo di adozione, a prezzi che variano dai 7 mila ai 15 mila euro a seconda che si tratti di femmine o di maschi. L?est europeo, in particolare Albania, Moldavia, Romania, Bulgaria e la Nigeria (per quanto riguarda l?Africa), le principali aree di provenienza dei minori vittime dello sfruttamento. In Bulgaria, solo nel 2002, ci sono stati 2.128 bambini abusati, il 50% in più dell?anno precedente. Circa 10 mila ragazze bulgare, molte delle quali minorenni, potrebbero essere state coinvolte nel traffico a scopo di sfruttamento sessuale. Il dossier dell?organizzazione internazionale prende inoltre in analisi i paesi che possono essere identificati come di origine del traffico (Bulgaria e Romania), di destinazione finale (Danimarca e Regno Unito), di transito e destinazione: in questa categoria rientrano Italia e Spagna, paesi al contempo di ?transito? e di ?destinazione?.


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