Famiglia

Paraguay: per ora 296 morti nel rogo del supermercato

Le autorità hanno affermato che si tratta della più grave sciagura nel Paese da quando una fallita rivolta militare nel 1947 lasciò sul terreno 8mila morti

di Paolo Manzo

E’ stato il ministro della Giustizia, Oscar German La Torre, a confermare la morte di 296 persone nel rogo del supermercato. L’ultimo bilancio ufficiale riportava 256 vittime mentre la stazione televisiva Canale 9 aveva annunciato il recupero di 340 corpi, citando ufficiose testimonianze di soccorritori e polizia. Centinaia sono le persone rimaste ferite, molte con ustioni gravi, nel rogo del supermercato, che al momento della tragedia era affollato dagli acquirenti della domenica. Ancora incerte le cause della tragedia: secondo gli investigatori l’incendio potrebbe essere divampato per lo scoppio di una bombola di gas nel ristorante del supermercato. Almeno uno dei piani dell’edificio sarebbe crollato, ostacolando la fuga dei presenti. I vigili del fuoco hanno riferito di aver trovato anche le uscite di sicurezza chiuse al loro arrivo. Anche secondo numerosi superstiti le uscite sbarrate hanno impedito alla gente di fuggire dalle fiamme che si sono propagate rapidamente in quello che è stato definito il peggior disastro del Paraguay in oltre mezzo secolo. Le autorità hanno affermato che si tratta della più grave sciagura nel Paese da quando una fallita rivolta militare nel 1947 lasciò sul terreno 8.000 morti. La polizia ha già arrestato il proprietario del supermercato, Juan Pio Paiva, e suo figlio, per i quali si prospetta l’ipotesi di omicidio colposo e lesioni gravi. Pio Paiva ha negato di aver chiuso le uscite di sicurezza nel momento in cui è scoppiato l’incendio per paura di subire furti.


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