Mondo

Sudan (1): Khartum minaccia la Comunità internazionale

Intanto, Khartum incassa l'appoggio della Lega araba, contraria alle sanzioni internazionali contro il regime sudanese

di Joshua Massarenti

il governo sudanese ha decretato una mobilitazione generale “politica e strategica” in tutti gli apparati statali (ivi compresi quindi quelli militari) con lo scopo di resistere a ogni forma di tentativo da parte della Comunità internazionale d’intervenire militarmente nel Paese per porre fine alla crisi del Darfur. Lo ha riferito Majzoub al-Khalifa Ahmed, il capo della delegazione sudanese ai negoziati con i ribelli, al termine di una riunione straordinaria del governo sudanese. La mobilitazione chiamerà in causa “sia gli alleati che i partiti dell’opposizione per unire il fronte interno” ha poi aggiunto, a detta del quale “da ora in poi, il governo inasprirà la sua opposizione a qualsiasi intervento straniero nel Darfur”, avvertendo che “il governo tratterà con le dovute misure i soldati (stranieri) che metterano piede in Sudan”. Intanto, Khartum puiò contare sull’appoggio della Lega araba, il cui segretario generale, Amr Moussa, ha espresso la necessità di ostacolare qualsiasi forma di sanzione la Comunità internazionale intenda attuare nei confronti di Khartum. “Dobbiamo aiutare il governo sudanese e non vogliamo sentire parlare di sanzioni” ha detto Moussa, sottolineando l’importanza della dimensione umanitaria della crisi in Darfur. Una crisi nei confronti della quale vi sarebbe secondo Moussa molte esagerazioni. A muoversi con propositi più concilianti è invece l’Egitto. Dopo un incontro che si è svolto stamane al Cairo tra il segretario di Stato americano Colin Powell e il presidente egiziano Hosni Mubarak, il portavoce della presidenza egiziana ha dichiarato che l’Egitto appoggia il progetto di risoluzione degli Stati Uniti, Annunciando che “entro questa settimana o al massimo la prossima, se non ci saranno progressi nella crisi in corso nello stato sudanese occidentale del Darfur, sara’ presentato al Consiglio di Sicurezza un progetto di risoluzione per imporre sanzioni contro il governo sudanese”, Magued Abdel Fattah ha ricordato che ”questo progetto concede 30 giorni a Khartoum per assolvere ai propri impegni, a partire dalla data dell’adozione della risoluzione. Cio’ significa che esiste un calendario gia’ chiaro”.


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