Formazione
Amazon lancia crociata trasparenza su Internet
L'azienda incoraggia i clienti-navigatori a utilizzare il proprio nome e le proprie generalità - non soprannomi o pseudonimi
Amazon.com – un tempo il libraio online più noto al mondo e ora uno dei bazar elettronici più usati della rete – lancia una crociata a favore della trasparenza e della correttezza. L?azienda – così riporta il Wall Street Journal – ha lanciato un nuovo sistema, già ribattezzato ‘Real Names’, che incoraggia i clienti-navigatori a utilizzare il proprio nome e le proprie generalità – non soprannomi o pseudonimi – ogni volta che lasciano commenti sul sito relativi a qualità dei prodotti, acquisti, bontà delle offerte. La scelta di Amazon non è di poco conto. Le impressioni e le critiche lasciate dagli Internauti servono all?azienda per creare la sua scala di valutazioni sui prodotti: proprio questo ‘rating’ – che permette di districarsi tra le centinaia di oggetti messi in vendita – si e’ rivelato nel tempo una della carte del suo successo planetario. Le osservazioni dei compratori, infatti, vengono considerate preziose dagli altri clienti quando devono compiere acquisti all’interno del sito e commenti lasciati deliberatamente (sotto pseudonimo o falso nome) per danneggiare un prodotto a favore di un altro rischiano di mettere in pericolo il buon nome e la serieta’ di Amazon. Proprio negli scorsi mesi – a proposito dei libri offerti dal sito – era emerso un piccolo scandalo: molti degli autori dei tomi in vendita avevano stilato recensioni esaltanti delle loro opere (ovviamente sotto falso nome) fuorviando gli acquirenti convinti di leggere critiche di esperti obiettive ed equidistanti. Il sistema ‘Real Names’ attraverso il quale Amazon spera di ottenere maggiore trasparenza vincola i navigatori di Amazon all’utilizzo del nome e cognome presente sulla propria carta di credito la cui comunicazione e’ necessaria per aprire un account e compiere acquisti sul sito. Sino ad ora, gli utenti potevano registrarsi comunicando le reali generalita’ ma poi usare – per recensioni, forum e commenti – un ‘nickname’ alternativo.
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