Giornata disabilità

Benessere mentale: Uildm sceglie la realtà virtuale

Le esperienze multisensoriali rese possibili dalle nuove tecnologie aiutano a gestire le emozioni e promuovere il benessere psico-fisico. Per questo, due sezioni dell'Unione italiana lotta alla distrofia muscolare ricorrono già a queste nuove tecnologie per i propri associati

di Redazione

La realtà virtuale può offrire delle opportunità di promozione del benessere psicologico. Questa l’idea che ha spinto l’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare a promuoverne l’utilizzo in attività per migliorare la qualità della vita delle persone con malattie neuromuscolari già dal 2020.

Con la realtà virtuale, la persona con malattia neuromuscolare viene accompagnata in esperienze multisensoriali che permettono di vivere storie di trasformazione e gestione delle emozioni. Questa è stata l’esperienza di Uildm Monza, che ha cercato di dare una risposta agli effetti della pandemia che ha aumentato il senso di isolamento e di distanziamento sociale delle persone con disabilità. In seguito, all’inizio del 2024, è nato il progetto “Vivo il presente e affronto il futuro”, promosso da Uildm direzione nazionale, realizzato da Uildm Sassari con il finanziamento di Fondazione Roche e rivolto a persone con distrofia muscolare di Duchenne e atrofia muscolare spinale Sma.

L’applicazione di metodi innovativi di psicologia aumentata (Augmented Psychology) e benessere aumentato (Augmented Wellbeing) consente di superare barriere fisiche, sociali e psicologiche, creando ambienti immersivi che promuovono il benessere mentale e migliorano la qualità della vita.

Per molte persone con disabilità, infatti, le limitazioni fisiche o ambientali rendono difficile vivere esperienze come viaggiare, praticare sport o esplorare ambienti naturali. La realtà virtuale consente di simulare queste attività in un contesto sicuro e controllato, regalando emozioni positive e un senso di libertà che può migliorare il benessere psicologico, riducendo contemporaneamente ansia e stress legati a situazioni di isolamento e solitudine.

Inoltre, questa metodica consente di essere adattata non solo alle esigenze delle persone con una malattia neuromuscolare, ma anche ai loro caregiver, famiglie e assistenti personali.

In occasione del 3 dicembre 2024, Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, Uildm promuove una serie di video testimonianze per raccontare l’impatto della realtà virtuale sulla qualità della vita delle persone con una malattia neuromuscolare.

«L’obiettivo» dichiara Marco Rasconi, presidente nazionale Uildm «è offrire alle persone con malattia neuromuscolare, alle famiglie e agli operatori sanitari le informazioni essenziali per approcciarsi alla realtà delle malattie neuromuscolari e presentare i metodi innovativi di presa in carico che favoriscono un benessere generale. Spesso, infatti, una diagnosi di questo tipo lascia senza parole chi ne viene in contatto per la prima volta. La nostra associazione lavora per non lasciare sole le persone davanti a una diagnosi e le accompagna in tutte le fasi della vita e della malattia. Questo è il nostro impegno, non solo per il 3 dicembre, ma per tutti i giorni dell’anno».

Foto Uildm

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