Famiglia

MIM: Il diritto all’educazione dei minori migranti

Spazio Giovani: Laboratorio interculturale al Meeting di Loreto dei Missionari e Laici Scalabriniani

di Giuseppe Lanzi

LORETO: Tutti seduti tra i banchi di scuola nel pomeriggio di laboratorio al Meeting Internazionale sull?Integrazione, manifestazione giunta al suo terzo giorno di svolgimento a Loreto. Jonathan Chaloff (CENSIS) ha presentato i risultati di una ricerca pilota sull?identità dei ragazzi di origini migranti nelle scuole italiane: Il progetto CHICAM, una iniziativa triennale, finanziata dalla Commissione Europea con l?obiettivo di raccontare ed esprimere le dimensioni del vissuto dei ragazzi (la scuola, la famiglia, l?amicizia) attraverso l?utilizzo di tecnologie multimediali. Quello che emerge è, purtroppo, un quadro preoccupante, tanto che Chaloff si esprime in termini di ?multiculturalismo ingenuo? per quanto riguarda talune esperienze: ?si evidenzia infatti ? sostiene Chaloff – uno dei limiti dell? dell?interculturalismo come viene proposto in molti contesti scolastici italiani; in generale, il tono dell?intercultura rimane fortemente un tono di esotismo, di forte demarcazione tra un noi e un loro?. Anche Mara Clementi, del settore scuola e formazione presso l?Istituto Studi sulla Multietnicità di Milano, parte dalla considerazione che occorre analizzare criticamente alcuni temi e approcci all?interno del dibattito scuola-integrazione-migrazione-società multiculturale. Denunciando il rischio di un eccesso di discorsi e ?produzione? sull?intercultura oggi, Clementi sottolinea la ?necessità, per quanti operano in campo educativo, di ripartire da un silenzio che consenta di porsi degli interrogativi più alti, riscoprendo i presupposti di partenza e acquistare un nuovo slancio?. La Regione Lombardia, dove sono presenti il maggior numero di alunni stranieri, ha intrapreso un passo innovativo in questo senso: Clementi ha fatto riferimento ad un progetto di ?Banca dati online sulle iniziative di educazione interculturale?, una sorta di ?inventario? curato dall?ISMU per l?Osservatorio Regionale sull?Immigrazione della Regione Lombardia?, che ha censito oltre 640 progetti nelle scuole di ogni ordine e grado. Il 2 dicembre prossimo verranno presentati in un convegno i risultati di alcuni studi di caso: 6 progetti sottoposti ad una analisi qualitativa più approfondita, da cui si vorrebbero trarre spunti per una individuazione e divulgazione di buone pratiche e progetti di eccellenza realizzati nella scuola multiculturale. Quello della disponibilità di dati e di una solida conoscenza del contesto, elementi sui quali costruire strategie efficaci, è un punto rilevato con altrettanta enfasi da parte della Spagna: secondo Cris Molins i Pueyo, dell?Università di Barcellona, ?L?azione educativa necessita di fondamenta poggiate su indagini il più rigorose possibile. La nuova cittadinanza si costruisce sulla base di una conoscenza approfondita della città in quanto ambito di socializzazione multiculturale, in cui ciascuno possa costruire la propria identità a partire dalla promozione dell?educazione civica e di valori comuni. La scuola – prosegue la ricercatrice – è un ambito privilegiato di costruzione della nuova cittadinanza in quanto è lo spazio dove avvengono le uniche relazioni sociali obbligatorie tra maggioranza e minoranza,dove si costruiscono progetti di integrazione stabili e una identità condivisa.? Anticipazione dati salienti sulla presenza degli ?Alunni aventi cittadinanza non italiana? (rapporto di prossima pubblicazione, Ministero dell?Istruzione) Si avvicina a 300.000 il numero di alunni ?stranieri?, pari al 3,5% della popolazione scolastica. In un decennio (dal 1993, data del primo censimento) gli alunni ?stranieri? sono quasi decuplicati, passando da 30.000 a 285.000. Nei prossimi 10 anni, le ipotesi di crescita prevedono una presenza almeno raddoppiata rispetto ai valori attuali (fino a 658.000). E? Mantova, per l?anno scolastico 2003/2004, la provincia con la percentuale più alta di alunni stranieri (9,32%), dato che evidenzia come in Italia siano i Comuni più piccoli ad avere la maggior incidenza percentuale di bambini stranieri inseriti nella scuola. Per quanto riguarda le provenienze, si conferma un aumento degli studenti originari dell?Europa orientale Info:
Meeting Loreto
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