Leggi

Affidamento condiviso, lavoro bipartisan sul testo di legge

Il 15 luglio si é sbloccata la normativa in materia di famiglia.

di Benedetta Verrini

Un accordo bipartisan tra deputati di maggioranza e di opposizione in commissione Giustizia alla Camera ha permesso, il 15 luglio scorso, di sbloccare l?iter del testo unificato 66 contenente nuove norme in materia di separazione dei coniugi ed affidamento condiviso dei figli. Il progetto normativo, in discussione da quasi due anni, ha lo scopo di introdurre quale soluzione principale e ordinaria nelle cause di divorzio lo strumento dell?affidamento dei figli a entrambi i genitori (indicato, appunto, come ?affidamento condiviso?). Sul delicato argomento concorrevano quasi 9 proposte di legge e tutte puntavano a sottolineare che i genitori restano responsabili nei confronti dei figli e devono essere investiti dei compiti di educazione e cura, a prescindere dall?evoluzione dei loro rapporti interpersonali. Per evitare inconvenienti, la pdl impone che solo le decisioni più importanti, come la scelta del medico o della scuola, siano obbligatoriamente congiunte, ma per il resto il giudice valuta se il grado di conflittualità esistente permette un esercizio congiunto della potestà, oppure se conviene assegnare a padre e madre compiti distinti, e quindi facoltà decisionali separate. Il testo era bloccato da metà giugno per divergenze su un emendamento del relatore Maurizio Paniz (FI) in base al quale era previsto l?obbligo per i genitori separati di provvedere al mantenimento diretto dei minori (eliminando il meccanismo dell?assegno). Per evitare spazi di indeterminatezza, Marcella Lucidi (Ds) ha chiesto al relatore di riformulare la sua proposta nel senso di prevedere che il giudice stabilisca le misure e il modo con cui ciascun genitore provvede al mantenimento, in misura proporzionale al proprio reddito. Paniz ha accolto favorevolmente la proposta e si è riservato di approfondirla.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA