Formazione

Svizzera rivede diritto d’asilo, critiche Onu

L'Unhcr critica il giro di vite previsto dalle autorità elvetiche

di Gabriella Meroni

L’Alto Commissariato dell’Onu per i rifugiati (Unhcr) ha criticato oggi a Ginevra la revisione sul diritto d’asilo presentata dalla Svizzera. L’Unhcr si dice ”seriamente preoccupata dalle proposizioni di restrizione di accesso ad una procedura di richiesta d’asilo normale per le persone che non possono presentare documenti di viaggio o d’identita’ valevoli nelle 48 ore”. Queste proposizioni potrebbero condurre a delle violazioni della Convenzione relativa allo statuto dei rifugiati del 1951. ”E’ importante notare che molti rifugiati non hanno la possibilita’ di ottenere un passaporto nazionale o carte d’identita’ prima di fuggire dal loro paese. Se sono perseguitati dalle autorita’, non possono andare da queste stesse autorita’ per chiedere i loro documenti d’identita’. In certi paesi, le persone non hanno mai avuto i documenti o sono stati distrutti. In altri casi, i documenti sono rubati e distrutti dalla rete dei trafficanti sui quali i rifugiati si sono affidati. Questo potrebbe impedire ai richiedenti d’asilo che fuggono dalle guerre o da situazioni di violenza generalizzata di ricevere una protezione internazionale adeguata”, spiega in un comunicato l’Unhcr. L’Agenzia dell’Onu fa notare inoltre che il numero di richiedenti d’asilo e’ nettamente diminuita in tutta Europa, compresa la Svizzera e che ”non vi e’ necessita’ per i governi di focalizzarsi su una revisione restrittiva del loro diritto d’asilo”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA