Politica

Uganda: Pianetta, é urgente azione diplomatica

Ieri l'accorato appello del Papa. Per la commissione del senato che tutela i diriti umani è ora di intervenire.

di Emanuela Citterio

Ieri l’appello del Papa a “comunità, organizzazioni internazionalei e responsabili politici” ad aiutare l’Africa a porre fine ai conflitti che in Uganda e in Sudan colpiscono la popolazione civile. Ma anche per la Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani è urgente intervenire. Lo dice a Vita il senatore Enrico Pianetta, presidente della Commissione stessa. “A noi sembra in questo momento quanto mai opportuna e urgente un’azione diplomatica internazionale ” afferma Pianetta. “Lo scorso febbraio, una delegazione della Commissione della quale ho fatto parte insieme ai senatore Alessandro Forlani e Nuccio Novene, ha effettuato un sopralluogo in Uganda per prendere coscienza della difficile situazioe di violazione dei diritti umani nel Nord del Paese e approfondire il problema dei bambini rapiti dal Lord resistence army e costretti a combattere” dice il senatore. “Abbiamo constatato che la condizione delle popolazioni è tragica: vivono nel terrore, in una situazione di grave disagio e di offesa dei diritti umani, al limite del genocidio. Basti pensare che nella zona di Gulu migliaia di persone abbandonano le loro case, durante la notte quando sono più esposte alle incursioni dei ribelli, per rifugiarsi negli ospedali vicini?. ?Le inziative di pace condotte da parte di alcune organizzazioni, dopo ben 18 annid i guerra, sono state molteplici ma nonhanno portato a buon fine perché Joseph Kony, il capo militare dei ribelli della Lord resistence army si è rivelato inaffidabile? spiega Pianetta. ?È in corso una guerra dimenticata che ha coinvolto un?intera generazione, i cui effetti traumatici si faranno sentre a lungo e la cosa più drmmatca è che il 90 per cento degli effettivi del Lra è costituito da bambini?. Pianetta ha parole di elogio per gli operatori umanitari che lavorano sul campo. ?Nel corso di vari incontri avuti in Uganda, abbiamo verificato il grande impegno della nostra cooperazione e di tante organizzazioni non governative in una regione così martoriata?. Il presidente della commissione del Senato ha citato in particolare l?ospedale di Lacor, che si trova vicino a Gulu, nato dall?impegno dell?italiano Piero Corti e di sua moglie, il chirurgo canadese Lucille Teasdale: ?un?opera meravigliosa per l?organizzazione ma soprattutto per l?umana sensibilità e la capacità di dare assistenza e conforto a tante sofferenze?.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA