Cultura

Papa: Appello per Darfur e Uganda

Accorato appello di Papa Giovanni Paolo II alla Comunità internazionale perché ponga fine ai drammi del Darfur e del Nord Uganda

di Joshua Massarenti

“La comunità mondiale si impegni per porre fine al dramma del Darfur e dell’Uganda”. Questo l’accorato appello lanciato da Castelgandolfo da Papa Giovanni Paolo II prima della recita dell’Angelus.

”Durante questi giorni di distensione e riposo, il mio pensiero -ha affermato il Papa- va spesso alle drammatiche condizioni in cui versano diverse regioni del mondo”. In particolare Giovanni Paolo II ha voluto richiamare l’attenzione ”sui tragici eventi” che riguardano due Paesi ”dell’amato continente africano”. Innanzi tutto il Nord dell’Uganda, che ”da piu’ di diciotto anni e’ sconvolto da un disumano conflitto, che coinvolge milioni di persone, soprattutto bambini”. E qui il Papa ha voluto richiamare l’attenzione soprattutto sul dramma dei ‘bambini soldato’, che, ”presi nella morsa della paura e privati di ogni futuro, si sentono costretti a ‘fare i soldati’. Mi rivolgo alla Comunità internazionale e ai responsabili politici nazionali perché si ponga fine a questo ormai tragico conflitto e si offra una reale prospettiva di pace all’intera nazione ugandese”.

“Altrettanto preoccupante -ha proseguito Papa Wojtyla- è la situazione in cui si trovano le care popolazioni del Darfur. La guerra, intensificatasi nel corso di questi mesi, porta con sè sempre più poverta’, disperazione e morte. Un ventennio di duri scontri ha prodotto in Sudan un numero ingente di morti, di sfollati e di rifugiati. Come restare indifferenti? Rivolgo un accorato appello ai responsabili politici e alle organizzazioni internazionali, perché non dimentichino questi altri nostri fratelli duramente provati”.

Giovanni Paolo II ha poi sottolineato gli sforzi della comunità cristiana ”per far fronte a queste emergenze”, ricordando che ”in Uganda i Vescovi, aiutati da altre diocesi del mondo e da organizzazioni di volontariato, operano con generosita’ per la riconciliazione nazionale e per i soccorsi alle persone in difficolta’. Nel Darfur ho voluto inviare proprio in questi giorni il Presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum, Monsignor Paul Josef Cordes, perche’ rechi a quelle tribolate popolazioni la solidarieta’ spirituale e materiale della Santa Sede e della Chiesa universale. Invito tutti i cristiani -ha concluso il Papa- a pregare per i nostri fratelli e sorelle dell’Africa, sulla quale invoco la materna protezione di Maria”.

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