Famiglia

E’ nato il turista permeabile

Intervista a Duccio Canestrini.

di Redazione

Dopo il turista responsabile, oggi è nato il turista permeabile. A dirlo è Duccio Canestrini, antropologo del turismo e autore di libri come Andare a quel paese e Non sparate sul turista. Chi è il turista permeabile? «Chi si lascia toccare dallo spirito del luogo, dai problemi, dagli imprevisti; chi non si limita a scattare foto, ma perde tempo a parlare con le persone. Chi cerca, nei limiti entro cui è possibile, di instaurare un rapporto di reciprocità con chi incontra». Perché parla di limiti? «Perché la reciprocità piena è un?illusione. Racconto sempre di un gruppo di afroamericani che ha deciso di girare per Soweto senza che nessuno li accompagnasse, sicuri che sarebbero stati riconosciuti come ?fratelli? solo perché avevano la pelle nera. Sono stati derubati come i bianchi! Ci sono situazioni sociali che non possiamo superare singolarmente, né per il colore della pelle né per gli ideali in cui crediamo». Un turismo segnato da una contraddizione intrinseca… «Decisamente: credo poco nella distinzione tra turista e viaggiatore. In alcuni Paesi siamo e restiamo ?portafogli ambulanti?. E ricordo un?altra cosa: l?incontro e la reciprocità, per quanto possibili, sono sempre tra persone, non tra culture: dobbiamo avere l?onestà di ammetterlo». Comunque il profilo del turista è cambiato. «La vacanza è sempre meno un obbligo sociale e sempre più un bisogno soggettivo. Per questo assistiamo al boom della vacanza ?alternativa?: si cercano vacanze che ci somiglino, che ci stimolino a migliorare noi stessi».


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