Sostenibilità

L’Olanda paga per far inquinare meno altri Paesi

Stanziati 70 miliardi di lire, da spendersi in 5 anni per procurarsi più di 4 milioni di tonnellate di riduzione di emissioni di CO2 in Polonia, Romania e Rep. Ceca

di Gabriella Meroni

L’Olanda è il primo Paese a usare i cosiddetti “meccanismi flessibili” del protocollo di Kyoto, acquistando riduzioni di anidride carbonica dall’Europa Centrale e dell’Est. In base ai meccanismi flessibili stabiliti dal protocollo, un Paese può finanziare un progetto di un altro Paese che prevede la riduzione delle emissioni. Sono stati stanziati infatti 70 miliardi di lire, da spendersi nei prossimi cinque anni per procurarsi più di 4 milioni di tonnellate di riduzione di emissioni di CO2, generate da un impianto di energia eolica in Polonia, da un impianto idroelettrico e due progetti di riscaldamento urbano in Romania e da una serie di centrali a biomasse nella Repubblica Ceca. Il protocollo di Kyoto prevede che i Paesi Bassi riducano le emissioni di gas serra del 6% entro il 2008-2012 rispetto ai livelli del ’90.


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