Famiglia

Quotidiano Angeli, che brutta fine

Polemiche politiche e familiari dietro l'estromissione di Paola Severinni dalla direzione del "suo" quotidiano dedicato al sociale. E c'entra pure Buttiglione...

di Gabriella Meroni

Ha perso la sua scommessa Paola Severini, fondatrice del mensile Angeli, che dallo scorso marzo era diventato un quotidiano col nome di Quotidiano sociale di Angeli. Una pubblicazione che, a pochi mesi dal lancio e con le pubblicazioni attualmente congelate, sta vivedo un periodo davvero difficile: la Severini, direttore editoriale, è stata infatti sollevata dall’incarico dai suoi soci nell’impresa editoriale, tra i quali spicca il capo della segreteria tecnica del ministro Buttiglione Giampiero Catone. Catone, direttore della Discussione (quotidiano dell’Udc) entrato nel gruppo dirigente del giornale forte dei suoi appoggi politici, poco prima di dare il benservito alla Severini ha però debitamente incassato icontributi pubblici per l’editoria che il Quotidiano Sociale aveva richiesto e ottenuto. Ora nessuno va in soccorso della povera Severini: non Buttiglione, che dopo averle garantito le qualità personali e manageriali del Catone si è chiuso in un imbarazzato silenzio, e nemmeno l’ex marito e attuale sottosegretario al ministero della Salute Antonio Guidi, che anzi alle agenzie ha dettato queste sconcertanti dichiarazioni: «Leggo con dolore e preoccupazione di attacchi di Paola Severini all’amico onorevole Buttiglione. Non conosco i fatti né riconosco lo stile della mia ex moglie, ma sopratutto non condivido il modo di quegli attacchi. In un modo così critico e importante come quello dei disabili, cui sto dedicando tutta la mia vita, le controversie, se esistono, vanno gestite con estrema discrezione e professionalità». Come dire: cara, ti hanno fatto fuori ma potevi anche startene zitta. Paola Severini però non molla, e ha già denunciato l’intera vicenda alla Procura di Roma. Lasciando questo unico, sconsolato commento alla vicenda sul sito di Angeli: «Il no profit può essere terra di conquista per persone non perbene». Appunto, nessuno escluso.


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