Famiglia

Pisanu: nessun profugo sulla Cap Anamur

"Le indagini di polizia hanno accertato che nessuno dei 37 stranieri è di nazionalità sudanese", ha detto oggi al question time alla Camera il ministro degli interni

di Paolo Manzo

”Allo stato attuale delle cose nessuno” tra gli immigrati giunti in Italia a bordo della nave Cap Anamur ”appare nella condizione di profugo e non si intravedono elementi che consentano di superare le vigenti disposizioni sull’ingresso illegale nel nostro Paese”. Lo ha precisato il ministro dell’Interno, Giuseppe Pisanu, nel corso del question time alla Camera. ”Le scrupolose indagini di polizia hanno accertato definitivamente che nessuno dei 37 stranieri e’ di nazionalita’ sudanese: sei sono cittadini della Nigeria e trentuno del Ghana, uno dei quali gia’ respinto l’anno scorso, con diverso nome, dall’aeroporto di Malpensa e sei della Nigeria”. ”E’ gia’ chiaro -ha aggiunto Pisanu- perche’ una nave battente bandiera tedesca, appartenente ad una organizzazione tedesca e comandata da un cittadino tedesco, abbia fatto di tutto per sbarcare 37 presunti profughi in Italia e non, invece, nel proprio Paese, la Germania, non in Libia, nazione da dove i profughi sono partiti, non a Malta, primo approdo europeo raggiunto dalla nave dopo il recupero. Come infatti ha scritto il Giudice per le indagini preliminari di Agrigento nel convalidare l’arresto dei tre responsabili tedeschi della nave, costoro hanno ricercato, cito testualmente, il ‘massimo ritorno pubblicitario’ attraverso ‘l’esaltazione mediatica di cui si sono dimostrati capaci manipolatori’. ”Di fatto -ha rilevato il responsabile del Viminale- questa esaltazione mediatica ha presentato l’Italia come il segmento piu’ debole della frontiera europea ai milioni di disperati che premono sulla sponda africana del Mediterraneo e, peggio ancora, alle organizzazioni criminali che li sfruttano spietatamente. Il comandante della nave, dopo aver nascosto i migranti alle Autorita’ maltesi, ha ripetutamente mentito a quelle italiane”. Le disposizioni sull’ingresso illegale nel nostro Paese sono state applicate dal governo ”con discernimento e indefettibile rispetto dei diritti umani dei migranti clandestini, il cui dramma noi per primi abbiamo imposto all’attenzione dell’Unione Europea. In fatto di accoglienza dei migranti -ha osservato il responsabile del Viminale- l’Italia non e’ seconda a nessuno e possiamo dunque far valere le nostre leggi con il rigore che e’ necessario per impedire strumentalizzazioni direttamente o indirettamente pericolose per la sicurezza e l’ordine pubblico nel nostro Paese”.


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