Famiglia

Siccità, in Eritrea va in scena il dramma dei bambini

Almeno 425.000 giovanissimi al di sotto dei 14 anni sono alla fame

di Redazione

Le cicatrici della tragica guerra con l’Etiopia, combinandosi con la siccita’ che colpisce implacabile dalla scorso maggio stanno creando una situazione di poverta’ e malnutrizione di proporzioni inimmaginabili in Eritrea, dove almeno 425.000 bambini al di sotto dei 14 anni (su una popolazione totale del paese di meno di quattro milioni di abitanti) siano in stato di estrema poverta’, in pratica alla fame. Cio’ mentre, sempre a causa della siccita’, si calcola che tra Est Africa e Corno d’Africa siano complessivamente 14 milioni le persone a rischio carestia. Quelli relativi al dramma dei bimbi in Eritrea sono dati dell’Unicef, di cui riferisce oggi l’agenzia Irin, organo d’informazione semiufficiale dell’Onu regionale. Che da’ anche altre cifre impressionanti: il 10 per cento dei bimbi eritrei al di sotto dei cinque anni e’ considerato gravemente malnutrito, sempre stando ad indicazioni dell’Unicef; mentre il ministero della Sanita’ dell’Asmara ha dichiarato che in alcune regioni del paese la mortalita’ infantile al di sotto dei cinque anni colpisce ormai 15 bimbi ogni 100.000 al giorno. Cifre che a qualche osservatore hanno fatto venire in mente quelle dei campi di concentramento durante il nazismo. L’indagine segnala, inoltre, che moltissime di queste famiglie ben al di la’ della soglia della poverta’ e della fame -fenomeno ovviamente particolarmente drammatico nelle aree piu’ impervie del paese- hanno come unico riferimento per il sostentamento le donne, essendo stati gli uomini falcidiati dalla guerra, o partiti alla ricerca di qualche fortuna verso le citta’. Dove anche sono evidenti, peraltro, le stigmate della poverta’ assoluta, soprattutto spaventose tra i bimbi. L’Unicef lancia quindi un appello ad un immediato intervento d’emergenza addizionale di 3,8 milioni di dollari per cercare di far minimamente fronte ai bisogni sanitari, di cibo e di acqua dei bimbi eritrei, in particolare quelli che si trovano nelle piu’ remote zone agricole del paese. Per quanto riguarda il complesso della regione dell’Est e del Corno d’Africa, una catastrofe alimentare si sta abbattendo, sempre a causa della siccita’, su tutti i paesi. In Kenya sono a rischio 3,3 milioni di persone, circa il 10 per cento della popolazione; in Eritrea, al di la’ del dramma dei bimbi, poco meno di due milioni, oltre il 50 per cento del totale degli abitanti; sette milioni in Etiopia, oltre il 10 per cento; e ancora tanti milioni in Uganda e Somalia. Un dramma enorme, infine, e sempre piu’ drammaticamente ricorrente. Tornando ai bimbi eritrei, ma sono solo la punta di un immenso iceberg, l’Unicef ha stimato che ormai l’ultima generazione appare segnata dalla malnutrizione, e che quindi il suo sviluppo e la sua crescita sara’, in generale, molto segnato. Quella precedente, altresi’, e’ stata falcidiata dalla guerra. Cio’ mentre la pace con l’Etiopia si tiene sul filo del rasoio, e grazie ai 4.200 caschi blu’ dell’Onu che presidiano, tra mille difficolta’, la zona tampone tra i due paesi: profonda 25 chilometri, e lunga i quasi 1.000 chilometri del confine.


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