Leggi

Scuola: pronto sulla formazione docenti. Una scheda

Corsi universitari di specializzazione (numero chiuso); praticantato presso le scuole per gli aspiranti prof; programmazione triennale delle cattedre disponibili e vacanti

di Redazione

Corsi universitari di specializzazione (a numero chiuso) per l’insegnamento; praticantato presso le scuole per gli aspiranti prof; programmazione triennale delle cattedre disponibili e vacanti: e’ quanto prevede la bozza del decreto delegato sulla formazione dei docenti che manda in pensione il sistema delle graduatorie permanenti e fissa nuove regole per l’accesso alla professione. Il provvedimento, che dovrebbe essere presentato in tempi brevi al consiglio dei ministri, e’ il quinto decreto attuativo della riforma Moratti (la legge 53). Quelli gia’ varati riguardano il primo ciclo di istruzione, il riordino dell’Invalsi (l’Istituto per la valutazione del sistema scolastico), l’alternanza scuola-lavoro e il diritto-dovere all’istruzione e alla formazione mentre e’ in cantiere il provvedimento sul secondo ciclo di istruzione. Il decreto sulla formazione disciplina la materia in 5 articoli (una decina di pagine). SCUOLA PER PROF – La formazione dei docenti della scuola dell’infanzia, del primo ciclo e del secondo ciclo ha pari dignita’ e si svolge nelle universita’ (e nelle istituzioni di Alta formazione artistica e musicale) attraverso corsi di laurea specialistica che abilitano all’insegnamento. L’accesso a questi corsi avviene previo superamento di specifiche prove di ammissione a livello nazionale che puntano ad accertare il possesso dei requisiti minimi curriculari e l’adeguatezza della preparazione dei candidati. Sono possibili anche stage all’estero Dopo aver individuato la relativa copertura finanziaria, il ministro dell’Istruzione, con un decreto adottato di concerto con i colleghi dell’Economia e della Funzione pubblica, determina per ogni triennio la programmazione dei posti disponibili e vacanti a livello nazionale (rilevati a livello regionale). La programmazione tiene conto anche dei posti comunicati dalle Regioni in relazione ai percorsi di istruzione e formazione professionale e dalle scuole paritarie. Con un decreto ministeriale si provvede poi annualmente alla ripartizione dei posti per l’ammissione ai corsi di laurea specialistica attivati dalle universita’. PRATICANTATO – Per avere l’immissione in ruolo i laureati abilitati all’insegnamento dovranno svolgere una sorta di praticantato attraverso contratti di formazione lavoro con le scuole interessate. Per accedere a questo tipo di contratto i laureati abilitati dovranno iscriversi in un apposito Albo regionale. Compiuto il tirocinio scattera’ l’assunzione con un vincolo di permanenza per almeno 3 anni scolastici nell’istituto presso cui e’ di svolto il praticantato. CENTRI PER LA FORMAZIONE – Presso le universita’ saranno istituiti Centri di servizio per la formazione degli insegnanti che tra i propri compiti avranno quelli di organizzare e monitorare le attivita’ di tutorato in modo che la formazione in campo professionale sia coerente con il profilo culturale richiesto; provvedere allo svolgimento delle prove d’accesso nazionali ai corsi di laurea specialistica abilitante per l’insegnamento; tenere i contatti con enti pubblici e privati, con le imprese, con le Camere di Commercio per coinvolgere questi soggetti negli stage e nei tirocini. I Centri di servizio per la formazione promuoveranno, inoltre, la costituzione di Centri di eccellenza per la formazione permanente degli insegnanti. GRADUATORIE PERMANENTI ADDIO – Il decreto sulla formazione sancisce la fine delle graduatorie. Quelle che attualmente esistono saranno a esaurimento. Le norme transitorie e finali del provvedimento prevedono che, nel frattempo, il numero complessivo di posti disponibili in base alla programmazione triennale sia cosi’ ripartito: il 25% riservato ai corsi di laurea specialistica, il 25% agli idonei dei concorsi a posti e cattedre per esami e titoli e il 50% agli iscritti nelle graduatorie permanenti.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA