Famiglia

Cofferati: dubbi su legittimità Decreto legge del governo

Il sindaco di Bologna Sergio Cofferati torna a parlare di tagli ai trasferimenti, dopo aver espresso le prime critiche ieri in apertura del primo Consiglio comunale

di Paolo Manzo

”Dubbi di legittimita”’ circa il decreto legge del governo in tema di conti pubblici. Il sindaco di Bologna Sergio Cofferati torna a parlare di tagli ai trasferimenti, dopo aver espresso le prime critiche ieri in apertura del primo Consiglio comunale, alla presentazione del volume ”Il nuovo scenario – Rischi e prospettive per l’economia bolognese del terzo millennio” di Silvestro Ramunno, edito da Legacoop. E i dubbi sorgono in considerazione del fatto che il dl riguarda ”le spese del 2004”, cioe’ ”quelle in essere”. Cofferati mette in guardia: ”ci dobbiamo aspettare un Dpef in ritardo che annuncia una Finanziaria ‘pesante”’. Addirittura, sostiene l’ex leader della Cgil, se i valori di riferimento sono quelli indicati nel provvedimento ”si potrebbe arrivare a un blocco dei servizi molto consistente”. Un provvedimento, dunque, che ”blocca la spesa, non la impedisce” perche’ la ”mancanza di risorse portera’ a scelte da parte del governo nazionale di contenimento delle spese che andranno a ricadere sui trasferimenti e sui servizi”. E tanto piu’ grave e’ la decisione del governo, quanto piu’ incide profondamente sul tessuto economico locale che richiede e necessita di un rilancio, possibile solo la’ dove vengano favorite la ricerca, la nascita di nuove infrastrutture (elemento di attrattivita’ del territorio) e la qualita’ della vita, capace di richiamare a casa le ‘intelligenze’. ”Pero’ -avverte Cofferati- ci vuole un cambio di guardia, che non riguardi solo l’economia bolognese ma quella italiana”. In tre anni di governo, sottolinea il sindaco, si e’ venuto a creare un vuoto governativo, in considerazione del fatto che le politiche economiche hanno guardato solo ”a forme competitive, basate esclusivamente sulla riduzione dei costi e non al rilancio del tema dell’innovazione. Tutto c’e’ nel dibattito nazionale tranne che il tema dello sviluppo”. E quest’ultimo, per Cofferati, deve di necessita’ essere riproposto dalle comunita’ locali, affinche’ non vengano favoriti ”processi recessivi”. Un tema, dunque, che va messo in agenda e in ragione del quale molti sindaci emiliano-romagnoli sono oggi a Roma, ha ricordato il sindaco, per protestare.


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