Welfare

Un altro successo per le “città rifugio”

Entro dicembre è prevista la nascita di un centro permanente di riflessione sulla pace.

di Selena Delfino

Lo scrittore cubano Pedro Marques De Armas, da un anno rifugiato a Grosseto grazie alla convenzione tra la Regione Toscana e il Parlamento internazionale degli scrittori, ha potuto finalmente riabbracciare la moglie e la figlioletta di otto anni. E’ un altro, il più recente, tra i risultati raggiunti dal progetto “Rete internazionale delle città-rifugio”, creata a sostegno degli intellettuali perseguitati nel loro paese di origine, ed una tra le iniziative realizzate dalla Regione per la promozione di una cultura di pace. Il tema è stato oggi al centro della conferenza organizzata dalla Giunta regionale a Firenze, a cui anche Marques De Armas, la moglie e la figlia hanno partecipato. In questa occasione il presidente della Toscana, Claudio Martini, ha annunciato: “Entro dicembre sulla pace nascerà un centro permanente di riflessione, naturale conclusione del percorso di sensibilizzazione e mobilitazione avviato in questi anni. Un tavolo attorno a cui si riuniranno le tre università toscane che già hanno costituito autonomamente un centro di ricerca per l’analisi e la mediazione dei conflitti, l’Istituto universitario europeo di Fiesole e gli enti locali più grandi. Un centro proiettato verso l’Europa e la dimensione europea, che per la pace nel mondo sta diventando snodo essenziale”. Ulteriori informazioni sul progetto delle città rifugio sul sito del Parlamento Internazionale degli scrittori


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