Welfare

A Kimbau la solidarietà ridà luce alla vita

Nella Repubblica democratica del Congo, Aifo porta avanti un progetto in due parti (di Maddalena Bassi).

di Redazione

Ripartire dall?ospedale e dalla scuola per riaccendere la speranza della popolazione di Kimbau. Attorno a questi edifici, punti nevralgici per il benessere di una comunità, si sviluppa il progetto di Aifo, l?Associazione italiana amici di Raoul Follereau. Fondata nel 1961, si muove per lottare contro la lebbra e contro tutte le lebbre, le forme più estreme di ingiustizia ed emarginazione. Kimbau, come le altre città della Repubblica democratica del Congo, si trova a fare i conti con tutto ciò che hanno comportato più di 40 anni di violenze, lotte di potere e guerre. L?ultima delle quali è costata al Paese 3,5 milioni di morti, soprattutto tra i civili. È facile quindi immaginare quanto la situazione sanitaria dell?area possa essere drammatica, malattie ed epidemie rappresentano una realtà quotidiana. La mortalità materna e infantile ha raggiunto livelli molto elevati e si è stimato che la malnutrizione sia attualmente la causa del 50% dei decessi e delle principali malattie endemiche nell?infanzia, in particolare nei bambini al di sotto dei cinque anni. A questo si aggiungono le malattie respiratorie, le infezioni e soprattutto la malaria, che rappresenta la prima causa di malattia. Il progetto dell?Aifo, sostenuto unicamente e interamente da donazioni di privati, si articola in due settori. Il primo riguarda il miglioramento dei servizi offerti dall?ospedale di Kimbau, unica struttura sanitaria nel raggio di centinaia di chilometri e punto di riferimento per 70mila persone. Oltre a fornire attrezzature di base e farmaci, si vuole provvedere alla carenza di elettricità e di acqua corrente, essenziale per l?igiene che necessita un ospedale, soprattutto nei mesi estivi. Per far sì che si possa garantire un corretto funzionamento, si è pensato di creare una centrale idroelettrica. «La centrale è stata costruita per servire principalmente l?ospedale», spiega Giovanni Gazzoli, project manager alla divisione progetti dell?Aifo. «Elettricità, luce e acqua garantiranno migliori servizi e una migliore qualità di vita per la popolazione». Un punto fondamentale del progetto è sicuramente la formazione del personale e per questo si realizzano attività di aggiornamento per infermieri. Inoltre, sono previsti seminari di educazione sanitaria per la comunità, per educare la popolazione a quella prevenzione utile ad evitare molte gravi malattie. Il secondo settore in cui agisce il progetto riguarda attività per l?infanzia. Da ormai cinque anni, Aifo sostiene un?azione specifica che favorisce l?accesso all?educazione dei bambini presenti sul territorio della Coordinazione Sud della diocesi di Kenge. L?associazione si impegna a fornire materiale didattico, dai sussidiari alle penne, dai libri per creare piccole biblioteche all?interno delle scuole alle borse di studio, incluso organizzare incontri di educazione sanitaria per i bambini. L?Aifo non è sola nelle attività del progetto: fianco a fianco con l?associazione collabora la diocesi di Kenge, in coordinamento con le istituzioni governative e le strutture pubbliche sanitarie locali. A capo di queste attività, la dottoressa Chiara Castellani, responsabile sanitaria della diocesi di Kenge e da anni in prima linea per aiutare i malati e le vittime delle guerre. Maddalena Bassi Aifo – Associazione italiana amici di Raoul Follereau via Borselli 4 – 6 Bologna tel. 051.433402 fax 051.434046 www.aifo.it conto corrente postale n. 7484


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