Welfare

Governo. Chi è Domenico Siniscalco

Carriera di un Treviglio boy che ha conqquistato i favori di Berlusconi

di Ettore Colombo

A coronamento di una carriera di primo piano non solo nelle università, dove si fregia di un curriculum quasi ‘fuori moda’, con tanto di PhD a Cambridge, a cinquant’anni tondi tondi (compiuti ieri) Domenico Siniscalco conquista lo scranno più alto del ministero dell’Economia, abbandonato da poco da Giulio Tremonti. Trasloca così da un corridoio all’altro del dicastero di via XX Settembre, dove ha occupato negli ultimi tre anni il posto di direttore generale del Tesoro. Ovvero, alternativamente di esecutore o ispiratore dei funambolismi finanziari del fu ministro Tremonti, con cui condivide anche una forte propensione al ‘no comment’. Siniscalco, ordinario di economia politica all’Università di Torino, ha insegnato anche in altri atenei italiani e stranieri ed è direttore della Fondazione Mattei. Grand commis di Stato, ha ricoperto l’incarico di consigliere Telecom e consulente di Palazzo Chigi. Fu chiamato al Tesoro tre anni fa da Tremonti, memore dei primi passi mossi venticinque anni fa nei palazzi romani, nello staff di Franco Reviglio, che allora era ministro delle Finanze e che poi divenne il numero uno dell’Eni. Siniscalco, discepolo di Reviglio, fu chiamato al Tesoro per dare libero sfogo alla sua indole liberal, e per dare sostanza numerica alla formula ‘rigore più sviluppo’. E quando andò ad occupare il posto lasciato da Mario Draghi nel 2001, la scelta accontentò tutti. Di provenienza socialista, vanta grandi estimatori sia nella maggioranza che all’opposizione, primo fra tutti Giuliano Amato. Un ragionamento piuttosto diverso lo proietta oggi sulla poltrona di neo ministro, ma sul fatto che sia uno dei pochissimi in grado di guidare i conti pubblici in una fase delicata come questa nessuno ha dubbi. Tra gli incarichi piu chic del nuovo erede di Quintino Sella quello di membro della Reale Accademia delle Scienze di Stoccolma, tra quelli che mettono più in evidenza la sua passione per la new economy c’è la guida di We-cube.com, una società Internet da lui stesso fondata. I suoi interessi spaziano da tematiche di attualità non solo economica, dall’ambiente alla globalizzazione al futuro delle telecomunicazioni. Frequenti anche i suoi interventi sui giornali, dove non disdegna come commenti su materie più “classiche” come le tendenze dell’economia mondiale, la dinamica dei tassi di interesse, o le privatizzazioni. Un assaggio delle sue discettazioni sull’economia? Anni fa, in una tavola rotonda con degli studenti, rispose così ad una domanda su un tema di grande attualità: l’abusivismo edilizio. “L’abusivismo edilizio – disse – é ancora una delle piaghe del nostro Paese. Si tratta di addivenire a una logica pianificazione del territorio, come valida risposta all’utenza, all’ambiente e al principio di legalità”. Concluse dicendo che “occorre ricordare che la ‘cementificazione selvaggia’ si ritorce contro l’uomo in ogni caso, e non soltanto contro gli esercenti turistici e alberghieri. Basti pensare alle recenti alluvioni e valanghe che hanno colpito Sarno e i Comuni limitrofi.

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