Famiglia

Le esperienze/1. Il fenomeno Miloud. Il naso rosso che dà speranza a Bucarest

Cominciò quasi per caso, improvvisando spettacoli nelle strade della capitale rumena (di Sara De Carli).

di Redazione

«Avevo finito uno spettacolo. Pioveva, faceva freddo, e davanti alla stazione c?erano tutti quei bambini. Uno di loro si è avvicinato e timidamente ha toccato il mio naso rosso». Miloud ricorda così l?inizio della sua storia con i ragazzi di strada di Bucarest. Una storia che oggi è famosa in tutto il mondo. È il 1992, e Miloud Oukili, classe 1972, madre francese e padre algerino, appena uscito dalla scuola di circo di Annie Fratellini, lavora in Romania come animatore in orfanotrofi e centri per disabili. Nel tempo libero improvvisa spettacoli per le strade. I bambini di strada diventano presto i suoi più fedeli spettatori. Loro sono gli ?effetti collaterali? della crisi economica e sociale che all?inizio degli anni 90 ha colpito la Romania: bambini scappati dagli orfanotrofi e abbandonati dalle famiglie. «Curiosavano nella mia borsa, e alla fine dello spettacolo scomparivano nel nulla». Un?amicizia discreta, fatta di sorrisi e di accoglienza. Conquistata la fiducia dei ragazzi, Miloud entra nella loro vita e nelle loro case: i canali sotterranei e le fogne della città. Miloud decide di stare dalla loro parte: li coinvolge nell?arte di strada, organizza spettacoli. Loro, che hanno sorriso così poco, sono capaci di far sorridere gli altri. Nel 1996 per dare continuità al progetto nasce la fondazione Parada, sostenuta in Italia da Coopi. L?obiettivo più ambizioso è quello di educare i ragazzi a delle relazioni positive con gli altri, senza l?aggressività che l?esperienza dell?emarginazione ha lasciato loro. In otto anni, al centro diurno della fondazione sono passati più di 300 ragazzi. Corsi di clownerie e acrobazia, laboratori teatrali, ma anche recupero scolastico e formazione professionale. Due équipe invece continuano a lavorare sulla strada, anche in notturna: è un segno di rispetto verso le loro storie. Il camper che gira per le vie di Bucarest ha garantito assistenza sanitaria e di emergenza a 600 ragazzi. Molti ragazzi, grazie alla luce dei sorrisi ricevuti e regalati, hanno abbandonato definitivamente il buio dei tombini: 70 di loro oggi vivono in appartamenti sociali autogestiti, 60 girano l?Europa come clown e giocolieri, 30 ogni anno trovano un impiego stabile grazie all?ufficio del lavoro della fondazione. Nel 1999 Miloud ha ricevuto il premio Unicef Dalla parte dei bambini. Sara De Carli


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