Volontariato
Associazioni di disabili. Dubbi sul ddl. Cinque in pole position
È dibattito sulla trasformazione in patronati di alcuni enti. Parzialità o riconoscimento? La Uic: "Nessuno è escluso".
Presto nello scenario dei servizi sociali potrebbero nascere cinque nuovi patronati legati ad altrettante associazioni: Associazione nazionale mutilati e invalidi civili, Associazione nazionale invalidi del lavoro, Ente sordomuti, Unione italiana ciechi, Unione nazionale mutilati e invalidi per servizio.
Il riconoscimento è contenuto in un disegno di legge approvato il 30 giugno scorso, in sede deliberante, dalla commissione Affari costituzionali del Senato. Per diventare legge occorre il via libera della Camera ma, visto l?appoggio del governo, c?è da attendersi un?approvazione veloce. A queste associazioni viene quindi riconosciuto un potere di rappresentanza dei disabili rispetto alle istituzioni.
Il provvedimento sta suscitando perplessità e domande. La prima: perché proprio queste cinque associazioni? Tommaso Daniele, presidente dell?Unione italiana ciechi, non nasconde la sua soddisfazione per il riconoscimento a una realtà che dal 1920 offre attività di supporto informativo, formativo, logistico e terapeutico alle persone non vedenti o con minorazioni aggiuntive. E tiene a precisare che non è stata fatta alcuna discriminazione: «La legge, se sarà approvata definitivamente, riconosce alle associazioni storiche il loro ruolo di patronato sulla base di anni di attività e soprattutto per la loro diffusione capillare sul territorio nazionale», afferma Daniele. Diversa l?opinione di Franco Bomprezzi: «Le associazioni premiate sono quelle storiche, ma sono state individuate sulla base di scelte anche politiche», spiega. «Questo disegno di legge riconosce l?impegno di associazioni che hanno come obiettivo i servizi, ma pregiudica quelle impegnate per l?applicazione dei diritti dei disabili. È comprensibile la volontà del legislatore di cercare di avere un interlocutore unico, ma l?esistente Consulta per l?handicap non viene convocata da mesi». Pronta la replica di Daniele: «Le altre associazioni non sono escluse», precisa. «Chi dimostra di possedere i requisiti prescritti dalla legge che regola i patronati potrà ottenere la nostra stessa qualifica».
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