Welfare

Istruzione: Moratti, individuate 37 figure professionali

"Individuate le prime 37 figure professionali da formare tramite corsi Ifts (Istruzione e formazione tecnica superiore), dall'artigianato ai servizi pubblici". Così Letizia Moratti

di Redazione

“Abbiamo individuato le prime 37 figure professionali da formare tramite corsi Ifts (Istruzione e formazione tecnica superiore), in una serie di settori che vanno dall’artigianato ai servizi pubblici”. Lo ha detto Letizia Moratti, ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, durante la conferenza stampa per l’insediamento del nuovo Comitato nazionale per l’Ifts. Il Comitato, di cui faranno parte rappresentanti del Miur (compreso il presidente della conferenza di rettori delle università italiane), del ministero del Lavoro, delle Regioni, degli enti locali e delle parti sociali cercherà di valorizzare specificità professionali locali in un contesto nazionale: i settori cui faranno riferimento le 37 figure professionali saranno quelli dell’agricoltura, dell’industria ed artigianato (manifatture, ict, edilizia), commercio e turismo, trasporti, servizi pubblici e privati di interesse sociale. “E’ la prima volta – ha detto il ministro Moratti – che nel nostro Paese un sistema formativo viene costruito sulla base di standard definiti a livello nazionale, anche con riferimento ai livelli europei”. Dai dati contenuti nel rapporto Isfol 2003 risulta una quota di nuova occupazione di coloro che hanno terminato un corso Ifts pari a 34,7 punti percentuali ad un anno dalla conclusione: “Il che significa – ha detto Moratti – che nel secondo anno di realizzazione sono stati costituiti 3mila nuovi occupati; i corsi che hanno fatto registrare il migliore esito occupazionale sono stati quelli riguardanti i settori della telematica, dell’informatica e multimedialità, del turismo e dell’automazione industriale”. “Negli ultimi due anni è stata avviata anche – ha proseguito Moratti – la costruzione della dimensione europea dell’Ifts con l’attivazione di progetti pilota che coinvolgono allo stato attuale numerosi Paesi dell’Ue in settori chiave del made in Italy: restauro, design industriale, calzaturiero, turistico e commercio”. L’obiettivo del Comitato che si è insediato sarà quello di “favorire una maggiore competitività delle aree produttive esistenti rivitalizzandole e rilanciandole attraverso la ricerca e lo sviluppo di tecnologie chiave per l’innovazione di prodotto, di processo ed organizzative”. Dai dati più recenti della formazione Ifts emerge che l’utenza non è più giovanissima come una volta e che invece si incrementa in modo sensibile il gruppo degli ultra trentacinquenni: ad oggi gli allievi lavoratori che frequentano questo tipo di corsi rappresentano circa il 32% degli utenti.


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