Famiglia

Immigrazione: Consulta, la Bossi-Fini parzialmente incostituzionale

No ad accompagnamento frontiera senza convalida giudice

di Redazione

La Corte costituzionale ha dichiarato l’ illegittimita’ della legge Bossi-Fini sull’ immigrazione nella parte in cui prevede l’ arresto obbligatorio in flagranza di reato per lo straniero che abbia violato l’ ordine di allontanamento dall’ Italia entro 5 giorni. La tutela della difesa non può venire meno per garantire il controllo dei flussi migratori. E’ quanto sostenuto dalla Consulta che si è pronunciata oggi sulle “Disposizioni urgenti recanti misure di contrasto all’immigrazione clandestina e garanzie per soggetti colpiti da provvedimenti di accompagnamento alla frontiera”, la legge Bossi-Fini, e ne ha dichiarato la parziale illegittimità costituzionale. E’ stata così bocciata la possibilità di eseguire l’accompagnamento alla frontiera da parte del questore prima che ci sia la convalida da parte dell’autorità giudiziaria. Con diversa sentenza la Consulta ha anche annullato la parte della norma che prevede l’arresto obbligatorio in flagranza. I giudici hanno, quindi, bocciato quella parte della normativa in cui non si prevede “che il giudizio di convalida debba svolgersi in contraddittorio prima dell’esecuzione del provvedimento di accompagnamento alla frontiera, con le garanzie della difesa”. “Devono realizzarsi i principî della tutela giurisdizionale – hanno scritto, tra l’altro, i giudici in una delle decisioni depositate oggi -; non può, quindi, essere eliminato l’effettivo controllo sul provvedimento de libertate, né può essere privato l’interessato di ogni garanzia difensiva”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA