Cultura

Loreto: Immigrati e diritto di voto amministrativo

Al meeting di Loreto le diverse situazioni nei paesi europei

di Giuseppe Lanzi

Contrariamente a quanto si pensa, nell?Unione Europea il voto agli immigrati non è un tabù ma una pratica sperimentata, in alcuni Stati membri, da decenni. In Svezia, ad esempio, il diritto di voto e di eleggibilità degli stranieri è garantito dal 1975 per le elezioni comunali, regionali e per i referendum; in Danimarca gli immigrati partecipano alle elezioni amministrative dal 1981. Analogo accesso al voto – con formule e condizioni diverse a seconda della legislazione nazionale – è previsto in Finlandia, Irlanda, Lituania, Lussemburgo, Olanda e Slovenia. In Belgio e in Estonia gli stranieri votano ma non possono essere eletti, mentre tali diritti sono riconosciuti da Malta, Portogallo, Repubblica Ceca e Spagna a condizione di reciprocità con i Paesi di origine dei migranti. Particolare il caso del Regno Unito che prevede l?accesso facilitato alla cittadinanza, e quindi al voto anche legislativo, a tutte le persone originarie di Paesi del Commonwealth. Della possibilità di concedere anche in Italia il diritto di voto ai migranti si discuterà durante il VII Meeting Internazionale sulle Migrazioni (Mim), che quest?anno si terrà dal 25 luglio al 1 agosto a Loreto e avrà come tema : ?Migranti, cittadini della nuova Europa: mobilità e diritti?. I missionari scalabriniani, organizzatori del Meeting, ritengono che sia urgente aprire una discussione sul concetto globale di ?cittadinanza?. A questo scopo hanno invitato nei sei giorni di dibattito rappresentanti politici e intellettuali per confrontarsi su questi temi. Tra gli ospiti: Mons. Silvano Tomasi , Nunzio Apostolico della S. Sede all?ONU di Ginevra (26 luglio); Il segretario generale del sindacato Cisl, Savino Pezzotta (26 luglio); Il sindaco di Roma, Walter Veltroni (27 luglio) – in una giornata dedicata ai ?primi cittadini? di metropoli europee – per discutere del ruolo dei ?consiglieri stranieri? nelle amministrazioni comunali; Il vicepresidente del Consiglio, Gianfranco Fini (28 luglio), uno degli autori dell?attuale legge sull?immigrazione e con il quale rilanciare la discussione sul voto amministrativo agli immigrati. A stimolare il confronto è stato invitato, tra gli altri, lo studioso francese Paul Oriol, impegnato nei movimenti sociali e promotore di un concetto di cittadinanza legato alla residenza. Il Meeting tratterà, inoltre, di altri aspetti specifici relativi ai diritti degli stranieri, come il diritto d?asilo, che in Italia ? a 50 anni dalla ratifica della convenzione di Ginevra del 1951 e dopo numerosi e infruttuosi disegni di legge ? ancora non è riconosciuto da una normativa ?ad hoc?, lasciando nell?incertezza migliaia di cittadini in fuga da guerre e persecuzioni. Dopo avere dedicato il meeting del 2003 all?Africa, nella VII edizione l?attenzione sarà rivolta ai flussi migratori dall?Asia, in particolare dalle Filippine, che con oltre 65.000 cittadini è il quarto gruppo per presenza in Italia e uno dei più stabili. Ma l?appuntamento annuale degli scalabriniani nella città mariana di Loreto è sempre stato anche un prezioso momento di incontro e aggregazione per le migliaia di giovani che sono soliti partecipare: per loro ogni pomeriggio nella settimana del meeting saranno allestiti laboratori culturali e di formazione sui diritti dei migranti, e le serate saranno animate da gruppi di musica etnica, fino al grande concerto finale di Luca Barbarossa (30 luglio). La parte culturale e d?intrattenimento del meeting è inoltre arricchita da una mostra fotografica di Federico Tamburini dedicata all?arcipelago delle Filippine e alla sua gente. Infine, come nelle precedenti edizioni del MIM, verrà consegnato un premio a una personalità che si è adoperata in maniera significativa in favore dei diritti dei migranti. Info:
Meeting Loreto
Galleria Fotografica
VITA ONLINE: SPECIALE MEETING LORETO CHI SONO GLI SCALABRINIANI Alla fine dell?Ottocento, Giovanni Battista Scalabrini, vescovo di Piacenza proclamato Beato nel 1997 da Papa Giovanni Paolo II, fonda la Congregazione religiosa dei Missionari Scalabriniani e la Società laicale San Raffaele per accompagnare e sostenere socialmente e religiosamente i numerosi emigranti italiani. Il suo pensiero sociale, la sua profonda sensibilità verso le grandi tematiche quali l?emigrazione, la condizione operaia, la questione agraria, diventeranno punti di riferimento costanti per gli scalabriniani negli anni a venire. La mobilità umana sarà il terreno principale dell?impegno della Congregazione. Prima per sostenere gli italiani all?estero, aiutarli nel loro processo d?inserimento nei paesi di accoglienza, poi, allargando il loro servizio ad altre etnie di emigranti. Una volta divenuta l?Italia paese di immigrazione, gli scalabriniani hanno trasferito la loro secolare esperienza per facilitare l?integrazione sociale e civica di chi è costretto a lasciare i luoghi di origine per cercare fortuna lontano dalla propria patria. L?attività degli scalabriniani, con la sua rete di studiosi in tutto il mondo, dà anche ampio spazio alla ricerca, all?analisi e allo studio dei grandi fenomeni sociali della nostra epoca.


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