Volontariato

G8: Giuliano Giuliani, dov’è la verità?

Il padre del giovane ucciso a Genova ha una sua idea di come andò in quei maledetti giorni

di Gabriella Meroni

”Bisogna che si scriva una parola chiara sotto i fatti come sono successi e non come ce li hanno raccontati”: a tre anni dal G8 di Genova, Giuliano Giuliani, padre di Carlo, il ragazzo ucciso durante gli scontri, chiede ”non piu’ giustizia, ma verita”. Per non dimenticare, il comitato Carlo Giuliani ha organizzato una serie di iniziative (mostre, dibattiti, concerti, progetti di solidarieta’) che cominceranno il 16 luglio e si concluderanno il 28. ”La verita’ – ha affermato oggi Giuliani nel corso di una conferenza stampa – non serve solo alla mamma e al papa’ di Carlo, agli amici, ai parenti: serve al paese”. ”La verita’ – ha detto Giuliani – e’ che in quei giorni a Genova c’e’ stata una violenza costruita e preordinata dalle forze dello stato per fermare un movimento che faceva paura perche’ portatore di valori morali. Chi valori morali non ne ha, in quel movimento ha visto un pericolo mortale e ha cercato di fermarlo in tutti i modi: con infiltrazioni, mettendo nazisti, apparati dello stato e servizi dentro i cosiddetti black bloc. Scatenando una violenza o permettendola al fine di potere poi reprimere. Questa e’ la verita’ ”. ”Nel programma del nuovo governo di centro sinistra – ha proseguito Giuliani – ci dovra’ essere l’ istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sui fatti del G8. Al centro sinistra i movimenti fanno una critica: troppo spesso si continua a parlare di formulette invece di affrontare le questioni del programma. Presto o tardi pero’ questa cosa si riuscira’ a fare perche’ la spinta in questo senso e’ forte”.


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