Formazione
Scuola: in aumento alunni che scelgono ora di religione
La percentuale è arrivata al 93,6% contro il 92,9% dell'anno scorso. Una tendenza più accentuata al Centro Italia
Aumentano gli alunni italiani che si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica, e si modifica la figura dell’insegnante, che per l’80% oggi è laico. Questi i dati fondamentali che emergono dall’Annuario sull?insegnamento della religione cattolica in Italia pubblicato, come ogni anno, dal Settore Insegnamento della religione cattolica (Irc) dell?Ufficio catechistico nazionale
La percentuale degli studenti italiani che si avvale dell?Irc è risultata del 93,6%, in aumento, quindi, se si considera che lo scorso anno era del 92.9%. I non avvalentisi sono passati dal 7,1% dell?anno 1999/2000 al 6,4% dell?anno scolastico in corso. Quelli indicati di seguito sono i dati raggruppati per aree geografiche:
NORD. La percentuale dei non avvalentisi (10,8%) appare in leggera diminuzione (-0,5%), rispetto alla quota raggiunta nell’anno precedente (11,3%); la disaggregazione per tipo di scuola vede peraltro comportamenti differenziati: da un lato la sola scuola materna, col 6,3%, indica una ridotta perdita di presenze (6,1%, 6,3%, 6,1% e 6,4% negli anni precedenti). Negli altri ordini di scuole si riscontra, invece, un recupero di presenze, documentate dalla lieve ascesa nelle elementari – ove l’attuale frazione di non avvalentisi, pari al 4,9%, supera il 5,2% dell’anno precedente – nelle scuole medie inferiori – 7,8 ora contro l’8,0% del 1999/00. L’elemento di maggiore rilievo appare il sensibile recupero determinatosi nelle scuole superiori ove sembra invertirsi la tendenza che in precedenza pareva espandersi con ritmi sempre crescenti (21,4% nell’a.s. 99/00, 20,6% nel 98/99, 18,7% nel 97/98, 18,2% nel 96/97 e 17,4% nel 95/96) – in relazione al regresso della frazione di non avvalentisi che attualmente si collocano sulla quota, peraltro non trascurabile, di poco meno di uno studente su cinque (20,9% ).
CENTRO. Anche in questa circoscrizione la percentuale dei non avvalentisi è diminuita, con intensità ancora maggiore, collocandosi su 7,3% rispetto all’8,4% dell’a.s. precedente, al 7,8% del 98/99, al 7,5% dell’anno 97/98 e al livello non trascurabile dell’8,4% rilevato nel 96/97. In questa zona tutti gli ordini di scuola segnalano un aumento nella frequenza all’IRC. Si parte dalle materne ove l’attuale tasso segnato dai non avvalentisi (3,6%) risulta minore sia di quello del 1999/00 (4,0%), sia di quelli precedenti (3,8% nel 98/99, 4,1% nel 97/98 e 4,2% nel 96/97); nelle elementari si è scesi al 3,8%, tasso ancora inferiore al 3,9% dell’anno appena trascorso e al livello medio del 4% dei periodi precedenti; nelle medie inferiori (5,2%) il calo nella quota di chi rifiuta l’IRC appare ancora più sensibile (nell’anno precedente 5,8% contro il 5,1% dei due anni ancora antecedenti). Il miglioramento nella quota di presenze all’IRC risulta peraltro veramente notevole nelle scuole medie superiori ove la frazione di non avvalentisi appare in decisa flessione collocandosi al 12,6%, con un recupero di quasi 3 punti percentuali rispetto al 15,2%, dell’anno precedente e comunque ben al di sotto dei livelli pregressi (14,6% nel 98/99, 13,8% nel 97/98 e 15,7% nel 96/97).
SUD. Si tratta della circoscrizione più stabile dove la percentuale dei non avvalentisi è rimasta stazionaria sui bassi livelli dell’1,5% (1,6% nel 1999/00 e 1,5% nell’ultimo triennio). La suddivisione per ordine di scuola conferma la staticità della situazione che vede 1,1% nella scuola materna (contro l’1,0% precedente e l’1,1% del 98/99); l’1,1% in quella elementare (1,2% nel 99/00 e 1,1% nel 98/99), l’1,5% costante nell’ultimo biennio nelle medie inferiori (verso l’1,6% precedente) e il 2,0% nelle medie superiori, anche qui il regresso rispetto al 2,3%, rilevato nell’anno scolastico precedente.
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