Mobilitazioni

Proviamo a salvare gli animali a rischio. Adottandoli

La nuova campagna di Wwf Italia ce lo ricorda, proponendoci peluche natalizio. Un'adozione simbolica, per raccogliere fondi ma anche per sensibilizzare. Pinguino imperatore, orso polare e leopardo delle nevi in pericolo per l'innalzamento delle temperature, il koala per gli incendi

di Barbara Marini

La campagna natalizia di Wwf, informa avverte e propone… Le proposte a dicembre fioccano, ma Wwf da anni, lega la generosità natalizia alle possibili adozioni di animali in difficoltà. E lo fa con informative che sottendono un lavoro trentennale e scientifico.

Quest’anno la campagna “a Natale regala il futuro”, si incentra sulla biodiversità da salvare: molte specie animali sono a rischio di estinzione, in piena caduta libera. Questo tema dell’estinzione lo sentiamo raccontare da decenni, ma con l’intensificarsi delle attività insostenibili, come riporta l’ultimo rapporto del Wwf “living planet report studio”, si registra una diminuzione di popolazioni di vertebrati in tutti gli ecosistemi: quello terrestre ha visto una riduzione del 69% delle popolazioni animali, quello di acqua dolce, il più drammatico, dell’85% e quello marino del 56% con squali e razze tra le specie più colpite.

Ghiaccio…

Con l’innalzamento delle temperature non solo viene colpita drammaticamente la nostra vita ma si gioca un brutto scherzo anche a numerose specie; gli abitanti delle nevi soffrono: il pinguino imperatore, l’orso polare: la popolazione di quest’ultimo gigante dei ghiacci potrebbero subire una diminuzione del 30% entro il 2050. Il leopardo delle nevi, una specie considerata vulnerabile proprio perché legata agli ambienti più estremi che risentono degli effetti del cambiamento climatico, è nella stessa direzione.

… e fuoco

Negli ultimi 20 anni, incendi e distruzione delle foreste hanno ridotto drammaticamente la popolazione di koala, una vera e propria strage che conduce la popolazione dei territori dell’est Australia all’estinzione, secondo gli studiosi, entro il 2050. Non sembra avere un destino migliore l’elefante di foresta africano, la specie più a rischio tra questi pachidermi: tra il 2002 e il 2011 nella sola area centro-africana la sua popolazione si è ridotta del 62%: un calo catastrofico degli ultimi due decenni legato principalmente al mercato illegale di avorio. 


Le stime di Wwf

«Nella più recente stima complessiva, la popolazione delle due specie africane (elefante di savana e elefante di foresta) è stata stimata di 415.000 esemplari: rispetto ai 12 milioni di elefanti dell’inizio ’900, nell’arco di un secolo è scomparso più del 90% degli individui. Nel continente africano ogni anno vengono uccisi e commerciati circa 20.000 esemplari di elefante (il 4% della popolazione mondiale complessiva di elefante africano di savana e di foresta), nonostante il divieto di commercio e detenzione di avorio stabilite dalla Cites. Non stanno meglio i loro ‘parenti’ asiatici: in 8 paesi del sud-est asiatico e della Cina in natura restano tra gli 8mila e gli 11mila elefanti asiatici e questi occupano ormai appena il 5% del loro areale storico». 

Le buone notizie…

Le precedenti campagne e gli effetti prodotti dagli sforzi di conservazione hanno fatto sì che una delle specie simbolo dell’Africa il gorilla di montagna e il gorilla di pianura e le relative sottospecie che vivono nel continente africano, hanno sofferto drammaticamente il bracconaggio e distruzione del loro habitat che li ha decimati. Nella nota annuale si legge: «nonostante un drammatico calo demografico nei decenni scorsi ora gli sforzi di conservazione stanno avendo successo: il gorilla di montagna è tra le poche specie che ha visto una crescita di popolazione. Sul massiccio del Virunga la sottospecie è aumentata del 3% l’anno tra il 2010 e il 2016».

La collaborazione tra Wwf e altre organizzazioni internazionali ha supportato il “programma Internazionale per la conservazione del gorilla” (Igpc). Ma è il primo passo: i gorilla di montagna sono ancora oggi meno di duemila, solo il 17% vive in aree protette e se si allenta la lotta alle minacce, gli sforzi di conservazione restano vani.

Le buone azioni…

Così Wwf invita ad adottare e a regalare una adozione simbolica, o regalando l’adozione simbolica di un animale in pericolo, a tutela della biodiversità, ricevendo in cambio un peluche della specie adottata.

La foto in apertura è di Perry White per il Wwf.

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