Infanzia

Povertà educativa minorile, cosa insegna “il sapere di chi fa”

Quasi 700 progetti finanziati e più di mezzo milione di bambini e ragazzi coinvolti: quali apprendimenti consegna al Paese l'enorme cantiere educativo realizzato dal Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile? Da tre anni gli operatori coinvolti ci ragionano, confrontandosi nelle "comunità di pratiche". Un'esperienza inedita raccontata in un focus book di VITA e presentato durante la tre giorni "Con i bambini cresce l’Italia"

di Mattia Schieppati

tre anni di confronti, incontri ed elaborazioni condivise. Un ricco e vivace viaggio attraverso le spinte ideali e il grande lavoro di progettualità quotidiana fatto da centinaia di realtà non profit, ma anche da scuole, enti locali, aziende sanitarie che ogni giorno, in tutta Italia, operano per portare risposte e soluzioni ai bisogni – espliciti e non – di decine di migliaia di bambini e adolescenti, a partire da quelli in condizione di fragilità ed emarginazione.

C’è tutto questo nel focus book realizzato da VITA per raccontare l’esperienza delle comunità di pratiche promosse dal Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e coordinate dall’impresa sociale Con i Bambini. Il titolo, “Nuove buone pratiche” dà esso stesso il senso di un percorso in itinere, di un cammino fatto di continue scoperte, innovazioni, aggiornamenti. E non potrebbe essere altrimenti, essendo una materia che vive di un fortissimo attaccamento alla realtà, alle persone, alle comunità. E quindi ha nel suo dna la trasformazione.

Un’opera corale di coinvolgimento riflessivo

«Queste pagine ci raccontano un’opera corale di “coinvolgimento riflessivo” da parte di comunità fatte di centinaia di persone impegnate nel lavoro di educare nelle troppe aree difficili d’Italia», scrive Marco Rossi-Doria, presidente di Con i Bambini, introducendo il volume. «Durante un incontro, un’esperta con molti anni di competente dedizione me ne ha riportato il senso così: “La ricchezza di queste comunità di pratiche sta nel fatto che esistano spazi e tempi riconosciuti dove, territorio per territorio, i professionisti che lavorano a vario titolo con bambini, ragazzi e famiglie, possono fermarsi a riflettere, confrontandosi con continuità su ciò che fanno, come lo fanno e come stanno”».

La ricchezza di queste comunità di pratiche sta nel fatto che esistano spazi e tempi riconosciuti dove, territorio per territorio, i professionisti che lavorano a vario titolo con bambini, ragazzi e famiglie, possono fermarsi a riflettere, confrontandosi con continuità su ciò che fanno, come lo fanno e come stanno

Le comunità di pratiche rappresentano una modalità di confronto decisamente inedito nel panorama italiano, e anche per questo Con i Bambini ha voluto, attraverso questo volume-viaggio, provare a saggiare quanto e come i 170 incontri realizzati dal 2020 a fine 2023, che hanno visto il coinvolgimento di oltre 1.300 operatori delle più diverse realtà non profit, abbiano generato un valore condiviso, abbiano consentito a tutte le persone e le realtà coinvolte di fare un passo in avanti. O, meglio, siano state utili per stabilire nuove relazioni e nuovi canali di dialogo tra chi opera nei progetti sostenuti dal Fondo.

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Un modello innovativo di “evoluzione condivisa” per il Terzo settore ma anche per il dialogo tra pubblico e privato sociale: «L’esperienza delle comunità di pratiche», osserva infatti Rossi-Doria, «sta creando una tradizione, promettente e preziosa, che si fa strada grazie a persone che s’incontrano con metodo, combinando teoria e azione, per lavorare meglio insieme, cosa davvero indispensabile per produrre cambiamenti».

L’esperienza delle comunità di pratiche sta creando una tradizione promettente, che si fa strada grazie a persone che s’incontrano con metodo, combinando teoria e azione, per lavorare meglio insieme, cosa davvero indispensabile per produrre cambiamenti

Marco Rossi-Doria

Gli apprendimenti su 5 temi cruciali

Il volume, dopo una parte introduttiva che spiega che cosa sono, cosa fanno e come sono state organizzate le comunità di pratiche, approfondisce in cinque sezioni dedicate cinque temi verticali che costituiscono altrettanti “elementi vivi” delle progettualità in ambito educativo (e non solo): il tema dell’aggancio di minori e famiglie, quello della partecipazione, una riflessione sulla figura (in forte trasformazione) dell’educatore, il tema dei patti educativi di comunità, funzionali al rafforzamento delle comunità educanti, e infine il tema del benessere psicologico degli adolescenti, più che mai in situazione di crisi allarmante.

Per ogni tema, vengono proposte le evidenze più interessanti e utili emerse dagli incontri delle comunità di pratiche – anche attraverso le interviste ai protagonisti dei diversi gruppi – e proposti dei vademecum, delle “cassette degli attrezzi”, con indicazioni concrete e utili su come rendere più efficaci approcci e interventi.

È possibile scaricare il focus book Nuove buone pratiche qui.

La lavorazione del volume è andata di pari passo con la realizzazione, sempre ad opera della redazione di VITA, di una serie podcast in cinque puntate che approfondisce le tematiche principali emerse, dando spazio e voce ai protagonisti. La potete ascoltare qui.

Foto di Con i Bambini

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