Formazione

Servizio civile: senza fondi pronti alla mobilitazione

Nespoli, Patriarca, Bulleri e Marelli: "Nel Dpef sia garantito il diritto di migliaia di giovani a svolgere il servizio civile"

di Benedetta Verrini

Nei giorni in cui governo e Parlamento sono alle prese con Dpef e Finanziaria, Terzo settore ed enti del servizio civile alzano la voce per chiedere che ai giovani italiani continui ad essere garantito il diritto di poter svolgere il servizio civile, e si dicono pronti a una grande mobilitazione. L’ esperienza del servizio civile – ha detto la presidente del Cnesc (Conferenza nazionale enti servizio civile) Cristina Nespoli, nel corso della manifestazione nazionale in difesa del servizio civile – e’ stata finora molto positiva, coinvolgendo dalla fine del 2001 oltre 140 mila tra volontarie, giovani riformati dagli obblighi di leva e obiettori di coscienza. Dal gennaio 2005, in virtu’ della fine della leva militare obbligatoria, anche i ragazzi potranno accedere al servizio civile. Ma la prospettiva non e’ chiara, soprattutto a causa dell’ incertezza sull’ entita’ dei fondi che governo e Parlamento intendono mettere a disposizione. L’ ultima Finanziaria aveva stanziato 120 milioni di euro e solo un residuo di gestione degli anni precedenti, circa 150 milioni, ha permesso a 38 mila volontarie di andare in servizio nel 2004. Ma ora il residuo si e’ esaurito ed e’ necessario che la prossima Finanziaria assegni una somma almeno doppia rispetto ai 120 milioni di quest’ anno. ”Chiediamo al governo che dia gia’ nel Dpef un segnale chiaro sull’ impegno verso il servizio civile” ha detto Nespoli, mentre il portavoce del Forum del terzo settore, Edoardo Patriarca, si e’ chiesto il motivo di ”tanto accanimento nei confronti dei cosi’ pochi soldi”. Il presidente dell’ Anpas, Luigi Bulleri, ha chiesto dal canto suo al governo un impegno con cifre chiare: se la Finanziaria non dara’ le risposte che vogliamo, ha minacciato, ”siamo pronti a una forte iniziativa nel Paese”. Il presidente dell’ Associazione delle Ong, Sergio Marelli, ha parlato di ”tentativi di scippo” dei diritti dei giovani impegnati nel volontariato e nell’ associazionismo messi in atto nelle ultime settimane. ”Le Ong italiane che operano prevalentemente nel servizio civile all’ estero – ha denunciato – sono in credito con lo Stato italiano di 400 mila euro. Alla manifestazione hanno partecipato i parlamentari dei Ds Mimmo Luca’ e Nuccio Iovene e della Margherita Donato Mosella, che si sono impegnati a usare tutti gli strumenti a loro disposizione per aiutare a tenere viva l’ attenzione sul problema.


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