Cultura

Associazioni bio, entro 2008 20% campi italiani sarà naturale

L'obiettivo è stato messo nero su bianco in un documento firmato dalle princcipali realtà del settore

di Gabriella Meroni

Il 20% della superficie agricola nazionale dovra’ essere destinato a coltivazioni biologiche entro il 2008. E’ questo l’obiettivo di Aiab e Amab (associazioni per l’agricoltura biologica) e condiviso oggi da un ampio arco di organizzazioni del mondo agricolo e dagli ambientalisti. ”Un obiettivo realistico – ha sottolineato il presidente dell’Aiab Vincenzo Vizioli – ma e’ necessario che le istituzioni, Mipaf ma soprattutto le Regioni, mettano in atto politiche che ne favoriscano lo sviluppo”. ”L’agricoltura biologica – ha detto Vizioli – e’ un modello di sviluppo sostenibile per le campagne italiane. Non quindi un semplice metodo di produzione che non inquina ma un modello, sostiene l’Aiab, capace di indirizzare in senso ecologico i comportamenti degli operatori e dei cittadini”. ”Auspichiamo interventi politici – si legge nel documento – per l’applicazione della regionalizzazione dei premi Pac e per l’utilizzazione al meglio delle opportunita’ date dallo Sviluppo rurale, in particolare per sostenere i costi di certificazione e l’assistenza tecnica. Oltre a cio’ le forze politiche dovranno impegnarsi per il divieto della coltivazione degli Ogm e la promozione dell’alimentazione biologica nella ristorazione scolastica e collettiva”. Il documento e’ stato sottoscritto stamani da Coldiretti, Flai-Cgil, Uila-Uil, Alpa, Altragricoltura Nord- Est, Federazione Apicoltori Italiani, Legambiente, Wwf, Lipu, Greenpeace, Verdi Ambiente Societa’, Consiglio dei diritti genetici nonche’ da Icea e Bios per la certificazione del biologico e per i consumatori: Acu, Federconsumatori, Movimento difesa del cittadino oltre ad altre realta’ associative impegnate sulla sostenibilita’ come Citta’ del Bio, Arci, Banca Popolare Etica, Ong.


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