Verso il 25 novembre
La pasta per dire “basta” alla violenza contro le donne
Coop rinnova la sua collaborazione con Differenza Donna e lancia la seconda edizione de “Il silenzio parla”, campagna in vista della "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne". Oltre 800mila pacchi di pasta in un’edizione speciale total white e 44mila bag illustrate dalla fumettista attivista Anarkikka
Dopo i biscotti del 2023, quest’anno per la campagna di informazione e sensibilizzazione Il silenzio parla, alla sua seconda edizione, sono disponibili pack total white della pasta a marchio Coop. L’iniziativa, nata grazie alla collaborazione con Differenza Donna, cade anche quest’anno in occasione del 25 novembre, “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”.
Al prodotto è collegato un podcast che racconta, stavolta dal punto di vista maschile e con voci maschili, le storie vere di donne e uomini sopravvissuti alla violenza: le loro esperienze sono utilizzate per rompere il silenzio e incoraggiare altri a farlo in un dibattito che sia di tutti e non solo femminile. La nuova campagna è stata presentata presso Ipercoop al Centro Commerciale Euroma2 di Roma. Il silenzio parla è nato da un’idea creativa dell’agenzia Naked Studio, e permette a Coop di dare voce a coloro che hanno vissuto la violenza sessuale, verbale, psicologica, economica, ma questa volta dal punto di vista degli uomini vittime o testimoni anch’essi di abusi.
1522 su centinaia di milioni di confezioni
Nella rete dei punti vendita Coop, sono in distribuzione oltre 800mila pack total white, per quattro tipi di pasta di semola a marchio Coop. Due gli elementi distintivi, oltre il colore bianco: il gioco grafico della parola “pasta” che si trasforma in “basta” e un QRcode che rimanda al podcast composto da sei diverse storie di violenza raccontate dalla voce di uomini «perché il problema della violenza è delle donne ma è anche degli uomini perché le loro madri, le sorelle, le amiche sono vittime di queste violenze. Nell’80% dei casi la violenza avviene nelle famiglie. Un racconto fatto da uomini può allargare l’attenzione a questa piaga del nostro Paese», ha detto Maura Latini, presidente Coop Italia.
«Non bisogna fermarsi a parlare del problema, ma bisogna capire insieme come uscirne. Il 1522 campeggia anche su altri strumenti informativi che possono contribuire a diffondere il numero e allargare la consapevolezza su un fenomeno drammatico e quotidiano», ha proseguito Latini. «A partire da oltre 500 prodotti a marchio, ovvero centinaia di milioni di confezioni, sui quali si trova impresso e che entrano nelle case, luogo dove si realizza principalmente la violenza sulle donne».
La presa di posizione degli uomini
«Gli uomini devono fare la loro parte, per quanto riguarda la lotta contro la violenza sulle donne. Deve essere molto chiaro che gli uomini devono posizionarsi, è un atto civile molto importante», ha detto Elisa Ercoli, presidente Differenza Donna. «I contatti al 1522 sono aumentati, da un anno fa a questa parte». Se nel primo trimestre 2023 le chiamate sono state 13634, nello stesso periodo del 2024 sono state 22366; nel secondo trimestre dello scorso anno i contatti sono stati 13226, quest’anno sono stati 19535 (dati Istat).
«Giulia Cecchettin rappresenta un prima e un dopo. Primo perché Giulia poteva essere una figlia, una sorella, un’amica di ognuno di noi: è la ragazza della porta accanto. Secondo perché ha subìto violenza psicologica, mai fisica, in un escalation di violenze che ha portato all’omicidio, ha proseguito Ercoli. «Molti genitori ci contattano perché vedono le figlie, che prima erano contente per l’inizio di una nuova relazione, “spegnersi” per uno stress continuo dovuto al controllo del partner. Le persecuzioni tramite dispositivi sono pericolosissime e dobbiamo paragonarle agli atti fisici violenti. La violenza non è solo maltrattamento e lividi».
Un podcast con storie vere
Le storie raccontate nel podcast sono vere, raccolte dalle operatrici dei centri antiviolenza di Differenza Donna. Sono ascoltabili sul sito www.coop1522.it e su Spotify e interpretate dagli attori Francesco Migliaccio, Edoardo Barbone e Giacomo Ferraù sulle note del compositore Fabrizio Campanelli, che ha donato gratuitamente il suo brano per questo progetto. Le storie saranno anche ascoltate nei punti vendita grazie a Radiocoop nell’intera giornata del 25 novembre.
La shopper “Una borsa, una vita”
Per sostenere il contrasto alla violenza di genere anche quest’anno è stata realizzata la shopper in cotone a edizione limitata (44mila in distribuzione), stavolta disegnata dalla fumettista attivista Anarkikka. Parte del ricavato sarà devoluto a sostegno di Differenza Donna, l’associazione che gestisce il 1522, il numero antiviolenza della Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento Pari opportunità. «Bisogna sovvertire gli stereotipi. La narrazione della violenza deve cambiare, il racconto è sempre senza speranza, invece dobbiamo avere speranza», ha affermato Anarkikka. «Nella mia creazione ho voluto giocare sulla frase “O la borsa o la vita”, cambiandola in “Una borsa, una vita”».
Foto Ansa/Fabio Cimaglia per Coop Italia
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