Cultura

Marelli: presto i corpi civili di pace europei

Il Presidente dell’Associazione delle ong Italiane ha affermato la necessità di costruire un nuovo modello di difesa comune fondato sulla convivenza pacifica e la solidarietà

di Paolo Manzo

Il Presidente dell?Associazione delle Ong Italiane, Sergio Marelli intervenendo questa mattina alla Manifestazione Nazionale a favore del Servizio Civile, a Palazzo Altemps, ha affermato la necessità di costruire un nuovo modello di difesa comune fondato sulla convivenza pacifica, la solidarietà, l?accoglienza e la valorizzazione delle diversità. ?Per fare questo- ha dichiarato- è necessario fare pressing sui parlamentari italiani neo eletti al Parlamento europeo per l?attuazione dei corpi civili di pace, istituzione prevista dal Trattato costituzionale (già partito con la grave assenza nel suo statuto del ripudio alla guerra) al fine di promuovere nei giovani la cultura alla cittadinanza attiva e per garantire un futuro sicuro e pacifico all?Europa?. ?Nelle ultime settimane ? ha proseguito Marelli – ci siamo sentiti in dovere di difendere una categoria, quella dei giovani impegnati nel volontariato, nell?associazionismo e nel servizio civile da numerosi tentativi di scippi dei loro diritti. Giovani che vogliono farsi carico dei problemi del paese, rischiano di rimanere a casa. Le Ong italiane che operano prevalentemente nel servizio civile estero nei paesi dei Sud del mondo, sono in credito con lo Stato italiano di 400 mila euro. Ad oggi è di fatto l?associazionismo che sta finanziando il governo italiano e non viceversa, e questo è inammissibile. Ci chiediamo perché l?Italia continui a minacciare di togliere risorse al Terzo Settore, come paventato nei giorni scorsi all?interno del Decreto taglia spese dell?ex Ministro dell?Economia Giulio Tremonti, quando gli altri paesi europei, per i quali vale lo stesso momento sfavorevole di congiuntura economia, aumentano le risorse a favore del Non Profit. Forse, se si diminuissero le spese per gli armamenti che in Italia incidono 10 volte di piu? sul Pil, ( l?italia spende l?1,5 % del Pil per gli armamenti e solo lo 0,16% per gli aiuti umanitari) rispetto alle risorse per la Cooperazione internazionale, e si smettesse di minacciare tagli ai finanziamenti per il Terzo Settore, gli operatori dell?associazionismo, i volontari e i giovani del servizio civile potrebbero continuare a guardare con fiducia alle Istituzioni di questo paese?.


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