Sostenibilità

Acqua: ecco il decalogo per non sprecarla

Iniziativa della regione Emilia Romagna

di Redazione

Risparmiare acqua in famiglia ? Tutto sommato è facile e non richiede sacrifici o rinunce. Basta adottare piccoli accorgimenti tecnici e modificare alcuni comportamenti quotidiani. I vantaggi ? Una riduzione degli sprechi e dei consumi che alleggerirà anche i costi della bolletta energetica e, soprattutto, contribuirà ad una maggior tutela della risorsa acqua, un bene sempre più prezioso e a rischio. Ma come fare ? A questo scopo la Regione Emilia-Romagna ha avviato una campagna denominata “Acqua risparmio vitale” che contiene 10 buoni consigli alla portata di tutti. Un vero e proprio decalogo. Si comincia col suggerire l’uso dei diversi dispositivi per il risparmio idrico già esistenti in commercio, quali i regolatori di flusso per i water o i frangigetto per i rubinetti. Si pensi che un frangigetto o il doppio bottone sullo sciacquone possono portare ad un risparmio del 50 per cento di acqua. Vi sono poi indicazioni pratiche, ma semplici, da mettere in atto quotidianamente. Come, ad esempio, usare lavatrici e lavastoviglie sempre a pieno carico, chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti, si fa lo shampoo o ci si rade. Oppure usare la doccia anziché la vasca da bagno: il risparmio d’acqua calcolato può raggiungere il 75 per cento. Tra gli altri consigli quello di non lavare troppo spesso l’auto e quando lo si fa usare un secchio e non il tubo direttamente collegato al rubinetto come spesso succede. L’acqua potabile merita un destino migliore. Attenzione anche con le piante e i fiori: vanno innaffiate di sera e con poca acqua per volta. Lo stesso discorso vale anche per il lavaggio delle verdure e dei piatti: meglio riempire un contenitore e usare l’acqua corrente solo per il risciacquo. Infine controllare di frequente il buon funzionamento degli impianti: una perdita o un rubinetto che sgocciola portano allo spreco di migliaia di litri d’acqua. UN OPUSCOLO IN DUE MILIONI DI COPIE. Per sostenere questa campagna la Regione ha inviato un opuscolo informativo ( circa 2 milioni di copie ) a tutte le famiglie emiliano romagnole; ha distribuito materiale (locandine, segnalibro) nelle scuole, nelle sale d’attesa e negli spazi aperti al pubblico; ha fatto spot e inserzioni pubblicitarie sulle televisioni, sulle radio e sui quotidiani dell’Emilia-Romagna. Una curiosità: nell’opuscolo inviato alle famiglie oltre ai consigli sono contenuti dieci adesivi che possono essere applicati sugli elettrodomestici o in altri punti vitali per ricordare di moderare il consumo di acqua. C’è poi un sito internet (www.acquarisparmiovitale.it) sul quale si possono trovare tutte le informazioni necessarie. La campagna sarà anche associata ad una iniziativa di solidarietà. “Cercheremo di quantificare l’acqua risparmiata -spiegano in Regione – per trasformarla in progetti di cooperazione nel sud del mondo dove la mancanza di acqua assume aspetti drammatici”. IMPARARE AD USARE SOLO L’ACQUA NECESSARIA “L’Italia è uno dei paesi europei che consuma più acqua, mentre la siccità della scorsa estate ha dimostrato che anche per noi non si tratta di una risorsa infinita – afferma Guido Tampieri, assessore regionale all’ambiente – . Di fronte alla carenza d’acqua, la prima richiesta è d’aumentarne la disponibilità puntando solo su nuove dighe. E’ un modo sbagliato di affrontare il problema. Ritengo che prima di tutto si debba provare a consumarne meno e meglio: con il risparmio e la conservazione, con l’uso corretto e razionale, con il riuso ed il riciclo e, solo quando necessario, ricorrere a nuove infrastrutture. Tutto questo è possibile, senza rinunce e sacrifici. C’è tanta acqua nella nostra vita e se vogliamo che continui ad esserci tutta quella che serve e che servirà in futuro per noi e i nostri figli, dobbiamo imparare a consumare solo quella necessaria.”. L’ITALIA CONSUMA PIU’ DEGLI ALTRI PAESI EUROPEI Contrariamente a quello che sta succedendo nel resto d’Europa, in Italia i consumi di acqua sono in aumento e complessivamente più alti. Dal 1980 al 1995 sono passati – considerando l’intero settore civile, tra cui quello domestico- da 211 litri per abitante al giorno a 249. In Germania sono scesi da 137 a 132, in Svezia da 195 a 191; in Francia sono aumentati da 109 a 156, ma rimangono sensibilmente più bassi di quelli italiani. La siccità della scorsa estate ha reso particolarmente eclatante la gravità della situazione e la necessità di porvi rimedio. Da qui la decisione di promuovere una campagna di sensibilizzazione per risparmiare acqua in ambito domestico. Gli obiettivi della Regione, previsti nel Piano di tutela delle acque, sono molto ambiziosi: ridurre il consumo medio domestico al giorno per abitante (oggi stimato intorno a 160 litri) a 145 litri nel 2008 e a 130 nel 2016. Da tempo la Regione Emilia Romagna ha avviato strategie ed azioni per il risparmio e la tutela delle risorse idriche in tutti i settori: industriale, agricolo e civile. L’agricoltura rappresenta il settore che consuma più acqua con circa il 65 per cento del totale. Spesso però si tratta di un consumo mal distribuito e caratterizzato ancora da troppe inefficienze. Per adeguare la vecchia rete la Regione ha stanziato 14 milioni di euro (da spendere nel biennio 2004-2005) a favore dei produttori agricoli per la rottamazione dei vecchi impianti irrigui e l’adozione di sistemi più moderni ed efficienti.


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