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Marelli: vedo una manovra contro le ong più scomode

Il Presidente dell’Associazione delle Ong italiane a Vita: "Spero proprio di essere smentito dai fatti, ossia dal prossimo Dpef, ma questa è la mia convinzione"

di Paolo Manzo

?Le informazioni che ho a disposizione confermano il taglio della cooperazione allo sviluppo allo 0,13 per cento sul Pil nel prossimo Dpef. Proprio come Vita aveva anticipato una settimana fa?. Sergio Marelli, Presidente dell?Associazione delle Ong italiane, non è assolutamente certo che il dopo Tremonti spenga i riflettori sulla questione dei tagli ai fondi stanziati per il 2004 a favore della Cooperazione Internazionale. Il problema rimane all?ordine del giorno e, se è plausibile che il Terzo settore l?abbia ?sfangata? (testuale, ndr) sulla ?questione del taglio da 250 milioni di euro minacciato dall?ex Ministro dell?Economia nel suo decreto taglia spese, per i cosiddetti fondi a dono?, per Marelli il silenzio di questi giorni del governo sui tagli alla cooperazione allo sviluppo ?non deve farci abbassare la guardia?. Per il Presidente dell?Associazione delle Ong italiane anche i tagli di 500 milioni ipotizzati sui fondi a rotazione dovrebbero essere rientrati, ma l?ottimismo di Marelli si limita solo al brevissimo periodo perché se dolori forti non dovrebbero arrivare dal prossimo Consiglio dei ministri in programma sabato 10 luglio, il redde rationem arriverà ? quasi certamente – alla presentazione del Documento di programmazione economica e finanziaria, che si dovrà approvare entro fine luglio. ?Io vedo l?esistenza chiara di una manovra ad hoc da parte di questo governo, architettata contro le ong più scomode. Spero proprio di essere smentito dai fatti, ossia dal prossimo Dpef, ma questa è la mia convinzione. Anche perché, ogni volta che in passato è diminuita la quota d?aiuti alla cooperazione allo sviluppo, quella destinata alle ong è calata di molto di più in percentuale?. Senza considerare che, giorni fa, l?Associazione delle Ong italiane chiese un tavolo di confronto con Gianfranco Fini e Franco Frattini, sulla ?necessità di tenere su piani distinti l?intervento umanitario e le missioni militari, come quella di Nassirya, ma sinora non abbiamo avuto nessuna risposta?, conclude Marelli.


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