Non profit
Sovvenzione globale, laboratorio lombardo
Sono promosse dalle fondazioni ex bancarie, per rispondere meglio alle esigenze del territorio. La gran parte é in Lombardia.
In Italia sono 14 le fondazioni comunitarie. Ma il loro numero è in crescita. A promuoverle, la Fondazione Cariplo in Lombardia e in Piemonte (in totale 12), la Fondazione Cassa di risparmio di Venezia (quelle di Chioggia e Portogruaro), e un comitato di cittadini per quella che nascerà ad Albenga. In Lombardia, la regione-pilota dove le fondazioni comunitarie locali sono nate nel 1998, è partito un progetto che consentirà alle fondazioni stesse di fare un salto di qualità: sono state infatti scelte dalla Regione Lombardia come partner nella Sovvenzione Globale Cress, un?associazione temporanea di scopo per l?erogazione di 5,5 milioni di euro (più un milione della Fondazione Cariplo) che il fondo sociale europeo ha messo a disposizione per l?inclusione sociale di soggetti deboli (caso tipico, assunzioni in cooperative sociali).
Sovvenzione Globale Cress è composta da diverse organizzazioni (oltre alle 11 fondazioni comunitarie lombarde, Aster-X, Fondazione Vismara, Forum del Terzo settore, Centro servizi volontariato, università, Fondazione Cariplo) cui è stato affidato il compito di gestire i fondi per la realizzazione dei progetti sociali.
«Come intermediari filantropici facciamo da ponte tra chi ha risorse da impiegare in progetti di utilità sociale e le organizzazioni non profit che possono realizzare quei progetti», spiega Bernardino Casadei, responsabile del progetto Fondazioni comunitarie locali della Fondazione Cariplo. «Con la Sovvenzione Globale Cress ciascuna fondazione locale ha informato con un bando gli operatori sociali del suo territorio, che sono stati quindi stimolati a stilare un progetto secondo parametri e condizioni prestabilite».
Uno stimolo a fare di più e meglio. «Abbiamo migliorato la finalizzazione delle risorse», conferma Emilio Amigoni, segretario generale della Fondazione Provincia di Lecco. «Noi finanziavamo già le cooperative sociali, con risorse minori ma soprattutto con criteri meno vincolanti. Per la prima volta, invece, partecipiamo a un percorso che arriva sino alla verifica nel tempo del finanziamento. La procedura è complessa, ma assorbito il carico di lavoro iniziale, ha avuto effetti positivi avendo reso anche più scrupolosi gli operatori stessi. È un metodo che esporteremo anche nella nostra attività». Giudizio positivo anche a Brescia. «L?arrivo sul nostro territorio non è stato vissuto in maniera concorrenziale da parte delle altre fondazioni, che hanno capito le nostre potenzialità di fund raising», dice Oretta Filippini della Fondazione della Comunità bresciana onlus. «E ora con Sovvenzione Globale Cress sette cooperative potranno assumere dai tre ai dieci lavoratori per l?indotto delle industrie meccaniche».
Sulla base di questa esperienza, quali sono le aspettative? Risponde Bernardino Casadei: «Molti vogliono donare, ma vogliono anche essere certi che i loro soldi vadano a buon fine. E hanno il diritto di sapere che si possono avvalere di benefici fiscali. Le onp non riescono a occuparsi anche di questi aspetti. Ecco allora l?efficacia di un soggetto neutrale garante e moltiplicatore di risorse».
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