Welfare

Parkinson, sperimentazione rivoluzionaria in Usa

Un trapianto di cellule della retina, effettuato da un'equipe di Atlanta, ha migliorato di oltre il 30% le condizioni fisiche di sei pazienti

di Benedetta Verrini

Con un trapianto di cellule della retina di adulto nel cervello, i neurologi americani sono riusciti a migliorare il morbo di Parkinson di sei persone. L’annuncio viene da Filadelfia, dal convegno dell’American Academy of Neurology, dove Ray Watts dell’universita’ Emory di Atlanta ha presentato questi ”risultati preliminari favorevoli e importanti”. Le cellule epiteliali della retina producono dopamina, il neurotrasmettitore che viene a mancare nel morbo di Parkinson: l’intervento consiste nel trapiantarne 325 mila, inserite in speciali microtrasportatori. A tre mesi dal trapianto, ha detto Watts, il Parkinson e’ migliorato di circa il 30% in assenza di qualsiasi farmaco. In particolare, un paziente operato un anno fa e’ migliorato del 36% secondo la scala di controllo generale della malattia (Updrs, Unified Parkinson’s disease rating scale) e del 48% considerando solo la motricita’. Con questo trattamento, inoltre, cinque pazienti su sei hanno mostrato riduzione o scomparsa delle discinesie (i movimenti incontrollati tipici della malattia), con un miglioramento medio del 60% a tre mesi e del 58% a 8 mesi. Questo nuovo tentativo di trapianto, messo a punto dall’americana Titan, e’ stato finanziato dai Nih, i National Institutes of Health americani.


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