Politica

Bilancio per Adas Cuneo

Soci e volontari Adas tirano le somme per l'anno 2003:l'attività è in crescita.

di Chiara Vaccari

Cuneo – È tempo di riflessione anche per il mondo della solidarietà. Gli operatori dell?associazione A.D.A.S. Onlus (Assistenza Domiciliare Ai Sofferenti), si sono incontrati di recente per visionare ed approvare la Relazione sulle attività dell?anno 2003. Fatto il punto della situazione, si è riscontrato un positivo incremento del numero di servizi erogati sia in termini di accessi medico-infermieristici che di impegno della componente volontaristica. L?Adas, come altre organizzazioni non profit, si è fatta carico del paziente in fase terminale promuovendo l?assistenza domiciliare e le cure palliative che attenuano la sofferenza delle persone inguaribili. L?aumento degli accessi medico-infermieristici significa che più famiglie hanno accolto il servizio dell?ADAS per dare ai propri malati terminali la possibilità di trascorrere a casa l?ultimo periodo della vita. La convenzione stipulata con l?Asl 15 ha indirizzato e specializzato l?attività dell?associazione verso l?assistenza nella fase ultima della malattia, quando la criticità dei sintomi del paziente e le difficoltà dei familiari che lo assistono sono massime. Sempre del 2003 è la scelta di inserire nell?equipe curante la figura del fisioterapista per favorire il benessere psicologico del paziente, aiutandolo anche semplicemente a respirare meglio oppure a stare in piedi per fare pochi passi. Nel corso del 2003 sono stati 88 i pazienti assistiti di cui l?81,25% è rimasto al proprio domicilio fino alla fine. Gli accessi delle infermiere nelle case dei malati ammontano a 1963, le ore prestate dai volontari 142,5. Dietro semplici numeri si nasconde in realtà un intervento che fa la differenza. Quando non c?è più nulla da fare contro la malattia, resta infatti la battaglia per migliorare la qualità dell?ultima fase della vita attraverso l?attività dell?equipe medico-infermieristica e dei volontari domiciliari Adas, cresciuti nell?ultimo anno. Le persone che offrono gratuitamente e spontaneamente il proprio servizio nell?associazione assistano il malato ponendo attenzione al suo dolore, ai suoi problemi, ascoltandolo e accompagnandolo fino alla fine. Se da un lato sono aumentati il numero dei servizi e il numero dei volontari, dall?altro sono cresciuti di pari passo anche i costi. Tutti i servizi forniti dall?Adas sono gratuiti e l?associazione è sostenuta esclusivamente dalla generosità dei contribuenti siano questi enti pubblici, privati o cittadini. Occasionalmente si organizzano iniziative di raccolta fondi nell?ambito di manifestazioni. Sono diversi i modi per partecipare alle spese dell?associazione e aiutare indirettamente le famiglie dei malati: ci si può associare pagando la quota di 10 euro, si possono finanziare giornate di assistenza versando 35 euro oppure è possibile offrire liberi contributi (SANPAOLO IMI S.p.a. SEDE CUNEO ABI 01025 CAB 10200 CC n. 101490; B.R.E. – CUNEO Ag. 1 ABI 06906 CAB 10201 CC n. 5882 ; C/C postale n. 17564121). ?Non sempre il compito è stato facile – ha precisato la Dottoressa Mariangela Buzzi Presidente Adas – perché la criticità dei sintomi a volte non permette di ottenere subito i risultati sperati?. Tuttavia non mancano gli incentivi a proseguire con i servizi. ?Ci incoraggiano e ci esortano a continuare il nostro progetto ? ha spiegato la Presidente – le parole che scrivono i parenti degli assistiti?. Un esempio tra gli altri: ?Il nostro caro voleva fermamente morire a casa sua, ce lo ripeteva e se lo faceva promettere. Vi diciamo grazie per averci permesso di esaudire il desiderio di papà, per aver alleviato le sofferenze, per aver ascoltato le sue e le nostre paure accompagnandoci in questo pezzo di strada?.


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