Formazione

Estate killer per l’Africa sub-Sahariana

A dare l'allarme è la Fao: 23 Paesi saranno in emergenza alimentare

di Benedetta Verrini

Nella stagione estiva 23 Paesi dell’ Africa sub-sahariana dovranno affrontare una grave emergenza alimentare. L’ allarme e’ stato lanciato oggi dalla Fao, con l’ ultimo Rapporto sull’ Africa. Secondo il rapporto, ”nonostante una generale diminuzione della necessita’ di aiuti alimentari nella regione”, ad aggravare la situazione contribuiscono la scarsita’ di piogge, i conflitti interni, l’ Aids e una invasione di locuste. Stando alle stime dell’ Agenzia delle Nazioni unite, ”il bisogno di aiuti alimentari nell’Africa sub-Sahariana per il 2004 e’ pari a 2.9 milioni di tonnellate, rispetto ai 4 milioni circa di tonnellate dello scorso anno. La violenza controbilancia negativamente i buoni raccolti in Sudan”. ”Dal rapporto – si legge in una nota – emerge lo scenario terribile di un Darfur quasi interamente inghiottito dal conflitto, che ha distrutto la produzione agricola e le altre attivita’ di base”. Non meno drammatica la situazione in Somalia, ”per via degli effetti cumulativi della siccita’ ricorrente e dei continui conflitti civili che hanno causato una grave insufficienza alimentare”. Grave la siccita’ nella parte nord-orientale della regione dove ”quattro anni di piogge al di sotto dei livelli normali hanno provocato la morte dell’80 per cento del bestiame in alcune aree. L’ intensificazione dei conflitti civili nelle aree meridionali e centrali ha ulteriormente aggravato questi problemi”. In Etiopia, ”a dispetto dell’iniziale ottimismo”, le piogge sono state insufficienti, mentre in Eritrea la siccita’ flagellera’ i raccolti. In Uganda, le previsioni per i raccolti sono sfavorevoli per via della scarsita’ di piogge, mentre in Kenya desta preoccupazione il moltiplicarsi di casi di intossicazione da aflatossina”. Per quanto riguarda il Sahel, i raccolti ”sono seriamente minacciati da un’ invasione di locuste del deserto”, mentre ”insicurezza e mancanza di mezzi agricoli continuano a causare problemi in Costa d’ Avorio”, anche se la Fao ”rileva segni di miglioramento in alcune aree”. I combattimenti nel Sudan hanno provocato un afflusso di quasi 200.000 rifugiati in Ciad, ”mettendo a rischio le scorte alimentari delle popolazioni locali e provocando un aumento significativo del prezzo dei cereali”. Situazioni di guerra civile creano tensione nella Repubblica Centroafricana, cosi’ come nella Repubblica del Congo. Il rapporto della Fao sottolinea come il Sud Africa sia ”assediato da Hiv e Aids e siccita’. Stime preliminari sul raccolto di cereali per il 2004 indicano una riduzione della produzione nell’Africa meridionale di circa il 4% rispetto allo scorso anno, con una riduzione del 9%, a 14 milioni di tonnellate di mais, che rappresenta il cereale piu’ importante nella regione”.


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