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Africa: Ciampi, non distogliere l’attenzione dal Darfur

In un messaggio rivolto al presidente dell'Unione Africana in occasione del Vertice di Addis Abeba, il presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi ricorda la crisi del Darfur

di Joshua Massarenti

“Nel momento in cui hanno inizio i lavori del Vertice, nel vicino Sudan una terribile crisi si rivela in tutta la sua drammaticità”. Lo afferma il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel suo messaggio al presidente di turno dell’Unione Africana in occasione del Vertice dei capi di Stato e di governo dell’Unione attualmente in corso ad Addis Abeba (Etiopia).

“In Darfur” sottolinea Ciampi riferendosi alla regione occidentale del Sudan sprofondata dal febbraio 2003 ad una devastante guerra civile, “migliaia di persone sono state uccise, scacciate dalle loro case, vittime di una violenza e di una pulizia etnica che suscitano orrore e sdegno. All’irreparabile perdita di vite umane si aggiunge ora lo spettro di una gravissima catastrofe umanitaria”.

Al cospetto di un Kofi Annan sin troppo prudente nel definire le persecussioni di cui sono oggetto i popoli del Darfur, il Capo di Stato italiano non esita a parlare di “pulizia etnica”, senza tuttavia evocare i presunti autori degli eccidi. Ciampi ha inoltre ribadito la necessità di “garantire l’accesso immediato dei convogli umanitari, assicurare la protezione delle popolazioni colpite, disarmare le milizie, punire i responsabili dei massacri”. Tutti compiti che spettano al regime del presidente sudanese El Bechir.

All’Unione africana, Ciampi ha riconosciuto gli impegni presi nel Darfur in collaborazione con l’Unione Europea: “ha inviato osservatori e controlla l’applicazione del cessate il fuoco; ha promosso nuovi negoziati di pace tra le parti, che saranno ospitati proprio ad Addis Abeba”. Ciò nonostante, ricorda il capo di Stato, “non sarà sufficiente ad evitare che il Darfur si trasformi in un altro endemico focolaio di instabilità, se non vi sarà anche il sollecito impegno di tutta la comunità internazionale”.

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