Formazione

Bando Polaris, 31mila studenti accresceranno le competenze Stem

Nel 2025 i ragazzi delle scuole di tutta l'Italia potranno beneficiare gratuitamente dei 34 progetti selezionati e sostenuti dal Fondo per la Repubblica digitale Impresa sociale, che mette in campo 20 milioni di euro. Un'occasione di crescita individuale e collettiva

di Redazione

Oltre 31mila studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, nel corso del 2025, potranno beneficiare gratuitamente dei 34 progetti selezionati e sostenuti dal Fondo per la Repubblica digitale Impresa sociale con il bando “Polaris”. Le attività, che partiranno nei prossimi mesi, saranno infatti dedicate alla formazione e all’orientamento di studenti delle scuole medie e superiori, per sostenere un accrescimento delle conoscenze e competenze Stem e favorire un approccio costruttivo, aperto e consapevole nella scelta dei percorsi formativi e professionali futuri.

In totale sono stati messi in campo 20 milioni di euro, di cui 6,2 assegnati a progetti destinati alle scuole secondarie di primo grado e 13,8 a progetti per le scuole secondarie di secondo grado. Dei 34 progetti selezionati, 12 sono relativi alle scuole medie e 22 alle scuole superiori. Per quanto riguarda la distribuzione geografica, sono 20 le iniziative totali per le scuole secondarie di primo e secondo grado dell’area Nord e Centro e 14 per le scuole secondarie di primo e secondo grado dell’area Sud e Isole. Risultano 27 progetti regionali e 7 pluriregionali.

«Investire sull’orientamento e la formazione dei giovani studenti significa impegnarsi per guardare al futuro del Paese», è il commento di Giovanni Fosti, presidente del Fondo per la Repubblica digitale Impresa sociale. «Per questo motivo è necessario accrescere la conoscenza e la consapevolezza delle materie Stem, al fine di far conoscere le opportunità di studio e formazione che rappresentano. Con i 34 progetti selezionati e sostenuti con “Polaris” vogliamo dare la possibilità a studentesse e studenti di formarsi e sviluppare un approccio costruttivo, aperto e consapevole nella scelta dei percorsi formativi e professionali futuri. Ringrazio le Fondazioni di origine bancaria che continuano a sostenere questa importante iniziativa nazionale: diminuire le disuguaglianze significa realizzare una società più giusta ed equa».

La mancanza di laureati, e in particolare di profili tecnici e di professionisti nell’ambito Stem, ostacola lo sviluppo del tessuto imprenditoriale italiano che lamenta una mancanza di esperti e, quindi, di forza lavoro. La scarsa consapevolezza delle esigenze del tessuto economico e del panorama di scelte possibili comporta, inoltre, una distribuzione delle iscrizioni a percorsi di studio universitari che non rispecchia la composizione del fabbisogno di competenze specifiche richieste dal mercato del lavoro. Secondo i dati Inapp del 2023, il 57,3% dei giovani tra i 15 e i 28 anni ignora quali siano le competenze professionali da sviluppare sia in relazione alla propria inclinazione sia con riferimento alle richieste del mondo del lavoro, tuttavia quasi il 40% dichiara di non aver mai fruito di alcun servizio di orientamento, il 13% ne ignora l’esistenza e un’ampia percentuale ritiene difficile il passaggio all’istruzione superiore.

Tra i progetti idonei destinati alle scuole medie c’è “FoStem”, presentato da Fondazione Città Nuova, che concentra la sua attività di formazione e di orientamento in ambito Stem attorno alle metodologie didattiche basate sul Tinkering, la tecnica dell’imparare facendo, e sulla Forest School, l’apprendimento esperienziale in natura all’insegna dell’outdoor education. Anche “Science in Depth”, di Arciragazzi Bolzano Aps, rientra tra le iniziative idonee per le scuole medie: focus del progetto è l’applicazione e l’adattamento del programma Learning in Depth (LiD), implementato per la prima volta in Canada nel 2008/2009 e ora utilizzato in diversi Paesi in tutto il mondo, progettato per consentire a ciascuno studente di dedicarsi ad un aspetto del mondo in modo approfondito e personale.

Cosmic School”, destinato alle scuole superiori, è invece il progetto formativo di Fondazione Openpolis Ets che prevede laboratori didattici volti a realizzare e utilizzare telescopi per la rivelazione di raggi cosmici: l’obiettivo è sviluppare capacità di data analisi sia per la fisica delle particelle elementari, che per aspetti della vita quotidiana. Sviluppare un percorso di orientamento formativo per promuovere la sperimentazione delle conoscenze nei settori della Blue economy, della cantieristica nautica, dell’economia circolare e della ricerca scientifica: questo lo scopo di “Blu Digitale”, il progetto dell’associazione di volontariato penitenziario “Noi & Voi per la città di Taranto”. Sempre per le scuole secondarie di secondo grado l’iniziativa “Vita – Verso l’innovazione e le tecnologie avanzate della vita”, che vede come soggetto responsabile l’Its “Alessandro Volta – Nuove Tecnologie della Vita” di Palermo: il progetto si propone di trasmettere una maggiore consapevolezza sull’importanza delle competenze Stem nel filone delle nuove tecnologie della vita, dell’ingegneria biomedica e delle biotecnologie mediche. L’obiettivo è rendere accessibili e coinvolgenti le competenze necessarie per realizzare soluzioni nel campo della salute e delle scienze della vita, favorendo il superamento degli stereotipi di genere e pregiudizi culturali che minano la scelta di percorsi di studio di area scientifica.

Il Fondo per la Repubblica digitale è una partnership tra pubblico e privato sociale (il Governo e l’Associazione di Fondazioni e Casse di risparmio – Acri), che si muove nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal Pnrr e dal Pnc. Il Fondo è alimentato da versamenti delle Fondazioni di origine bancaria, alle quali è riconosciuto un contributo sotto forma di credito d’imposta. Il Fondo per la Repubblica digitale Impresa sociale ha pubblicato i primi sei bandi. Ad oggi sono stati selezionati e sostenuti 108 progetti di formazione gratuiti che forniscono competenze digitali professionalizzanti, a Neet, donne, disoccupati e inoccupati, lavoratori a rischio disoccupazione causa dell’automazione e studenti e studentesse delle scuole secondarie di primo e secondo grado. L’obiettivo è valutare l’impatto dei progetti formativi sostenuti – in termini di competenze acquisite e di posti di lavoro creati – affinché le iniziative più efficaci possano essere offerte al Governo, per immaginare future politiche nazionali.

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