Volontariato

Governo. An: “O cambia la politica economica o ce ne andiamo”

Fini fissa i 'paletti' per la verifica di governo. "Indispensabile" una modifica nella politica economica. A rischio il ruolo di Tremonti?

di Ettore Colombo

Alleanza nazionale fissa i ‘paletti’ per la verifica di governo. Il partito di via della Scrofa ritiene infatti ”indispensabile” una modifica nella politica economica dell’esecutivo, ”da attuare collegialmente”. Ma quello che arriva dal partito di Fini non e’ l’unico ultimatum a palazzo Chigi. Per la Lega, infatti, e’ il ministro del Welfare Maroni a precisare che il Carroccio non chiede posti nell’esecutivo ma il rispetto degli impegni sul federalismo. E mentre il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini sottolinea che servono chiarimenti veri, non finti perche’ questi due anni di legislatura possano rivelarsi utili, Bruxelles avverte che non bastano le misure messe a punto dal governo Berlusconi per 5,5 miliardi per la manovra correttiva dei conti pubblici che Giulio Tremonti presentera’ lunedi’ all’Ecofin. Stasera intanto con inizio alle 21 -a confermarlo e’ stato il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli- e’ in programma il vertice di maggioranza in vista del Consiglio dei ministri di domani dedicato ai conti pubblici (Dpef e manovra) e ai prossimi impegni dell’agenda di governo Ma procediamo con ordine. Quella che si e’ tenuta oggi nella sala Tatarella alla Camera e’ stata per An una riunione breve. E al termine dell’esecutivo politico del partito, il vicepremier Gianfranco Fini ha dato disco verde alla manovra per evitare l’Early warning, il ‘cartellino giallo’ da Bruxelles in merito sul deficit. Ma solo per ”senso di responsabilita”’. Il documento messo a punto da An e letto da Fini al termine dell’incontro non lascia spazio a dubbi: ”Alleanza nazionale ritiene indispensabile, pena il suo disimpegno dal governo, che sia impressa una svolta nella politica economica e che essa venga attuata collegialmente”. ”Ho espresso all’esecutivo del partito -continua il leader del partito di via della Scrofa- la mia personale fiducia circa le garanzie politiche che il presidente del Consiglio Berlusconi mi ha fornito al riguardo”. E dopo aver ricordato la soddisfazione dell’esecutivo di An per la decisione di Berlusconi di fare approvare nel Cdm di domani un documento per il rilancio dello sviluppo e dell’economia, Fini ricorda che tale documento e’ finalizzato a definire ”le linee guida del Documento di programmazione economico finanziaria da sottoporre sollecitamente al confronto con le parti sociali e le autonomie locali e che sia centrato sui temi della competitivita’ del sistema produttivo, della riduzione del carico fiscale, del riequilibrio territoriale Nord-Sud”. ”In ragione di cio’ -conclude il vicepresidente del Consiglio- i ministri di Alleanza nazionale per senso di lealta’ e di responsabilita’ e per evitare all’Italia le sanzioni europee, approveranno le misure proposte dal ministro Tremonti per contenere nel 2004 la spesa pubblica entro il 3% previsto dal Trattato di Maastricht”.
Il Consiglio dei ministri e’ stato convocato domani mattina, alle 9.30, per varare la manovra correttiva dei conti pubblici in vista dell’Ecofin. ”Il Cdm -si legge nel sito internet della presidenza del Consiglio- e’ convocato per esaminare il seguente ordine del giorno: decreto legge recante interventi urgenti per il contenimento della spesa pubblica”. Da parte sua, dopo aver partecipato al vertice italo-francese a Parigi, il premier Silvio Berlusconi rientrato a palazzo Grazioli riprende a consultare gli alleati in vista della verifica di governo. Intorno alle 18 e’ arrivato a Palazzo Grazioli il coordinatore nazionale della Lega Roberto Calderoli per un faccia a faccia con il Cavaliere. Intorno alle 18.45 sale a palazzo Grazioli il leader di An Gianfranco Fini, accompagnato dai ministri di An Gianni Alemanno, Altero Matteoli, Maurizio Gasparri e il viceministro dell’Economia Mario Baldassarri. L’incontro con Berlusconi, durato oltre un’ora, ”e’ andato benissimo”, assicura al termine Matteoli, confermando anche che stasera ci sara’ il vertice di maggioranza previsto. ”La riunione ci sara’, e’ naturale”, ha detto il titolare del dicastero della Cristoforo Colombo. Alemanno, invece, al termine dell’esecutivo politico di Alleanza nazionale ha fatto sapere che ”la verifica sara’ in due tempi”. Il ministro delle Politiche agricole esclude anche che in questa fase si parli di ”caselle, uomini, nomi: e’ fuorviante”. ”La situazione non e’ chiara -aggiunge il titolare del dicastero di via XX Settembre- Ci sara’ un incontro e un momento di verifica in Consiglio dei ministri in cui bisognera’ innanzitutto varare una manovra che sia accettabile per l’Europa e creare le premesse perche’ nei giorni successivi si faccia un Dpef che sia in grado, dopo il confronto con le parti sociali, di dare una risposta di piu’ ampi prospettiva”. Alemanno ricorda che ”il primo momento d’incontro sara’ fra stasera e domani e poi avremo 10-15 giorni per costruire e presentare il Dpef che sara’ la traccia vera di tutte le cose da fare dopo. Quella e’ la vera verifica programmatica che abbiamo chiesto”. E a chi gli chiede del ruolo del ministro dell’Economia, Alemanno ‘dribbla’ sottolineando che ”le questioni personali sono fuorvianti. Bisogna fare prima il discorso progettuale -spiega l’esponente di An- e vedere chi e’ disponibile a seguire questo progetto”.

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